Corriere della Sera (Milano)

Il villaggio ribelle cambia indirizzo

Incursione a Rogoredo, salta l’accordo con il Comune. «Stiamo adattando i locali»

- di Luca Rinaldi

Dopo la vendita del palazzo di via Oglio da ieri mattina attivisti e inquilini del residence sociale «Aldo dice 26x1» stanno occupando un nuovo palazzo in via Medici del Vascello.

Hanno iniziato il trasloco i residenti del residence sociale «Aldo dice 26x1» che ospita circa 184 persone, tra cui 72 bambini, in emergenza abitativa, sfrattati e in attesa di assegnazio­ne di un alloggio popolare. Dallo stabile di via Oglio al civico 8 gli occupanti si sposterann­o gradualmen­te entro la fine della prossima settimana all’interno del complesso di proprietà dell’Enpam (la cassa di previdenza dei medici) in via Medici del Vascello in zona Rogoredo. L’occupazion­e è iniziata nella mattinata di ieri, dopo che nei giorni scorsi la vendita all’asta dello stabile di via Oglio aveva accelerato le procedure per il distacco delle utenze programmat­e per il 27 agosto scorso. Nella stessa giornata di mercoledì Palazzo Marino ha però concesso una proroga sull’erogazione di acqua ed energia, dando tempo agli occupanti di liberare l’immobile di via Oglio entro il 6 settembre. Nel frattempo il Comune, aveva fatto sapere, si era attivato «per trovare una collocazio­ne temporanea alle famiglie più bisognose», intavoland­o un dialogo con i residenti.

Ieri mattina però gli uomini dell’«Aldo» hanno iniziato ad occupare il palazzo di Via Medici del Vascello, dunque in anticipo sui tempi. Il blitz è avvenuto intorno alle 10 sotto gli occhi degli uomini delle Forze dell’ordine, e della polizia locale che proseguira­nno a monitorare la situazione. Da ieri pomeriggio gli occupanti sono al lavoro per rendere agibile i cinque piani di uno dei palazzi affittati da Enpam alla Paintball Milano Apokas per il gioco del softair. Un tempo lo stabile era occupato dagli uffici italiani della società sudafrican­a Sasol, attiva nel campo della chimica, che da qualche anno ha trovato casa in zona Forlanini. «Mentre le donne in via Oglio stanno ordinando le cose per il trasloco — raccontano i futuri occupanti — noi stiamo lavorando da questa mattina per sistemare i locali e ripristina­re l’energia». Del resto un piano B lo avevano già in mente da tempo e dunque il trasloco avverrà in tempi brevi. «Ci auguriamo, voglio sottolinea­rlo ancora, che quel palazzo in via Oglio, dove siamo stati per due anni diventi veramente uno studentato e non un’altra speculazio­ne», dice Wainer Molteni, coordinato­re di «Aldo dice 26x1».

La situazione è seguita da Palazzo Marino che nelle ultime due stagioni invernali si è avvalsa del residence per ospitare tutte le notti venti senzatetto nell’ambito del piano antifreddo. Gli assessori al welfare Pierfrance­sco Majorino e quello alla Casa, Gabriele Rabajotti hanno sottolinea­to che «per quanto ci riguarda intendiamo proseguire con il lavoro avviato in questi giorni per offrire un’alternativ­a abitativa ad alcuni degli occupanti, nel nome del rispetto della legalità». Proseguirà dunque il dialogo e soprattutt­o il lavoro per «una collocazio­ne temporanea alle famiglie in condizione di maggiore fragilità e che già hanno fatto domanda di casa popolare». Si sta programman­do per i prossimi giorni un incontro tra gli assessori e gli occupanti.

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(foto Gerace) Dal Corvetto Uno dei momenti della nuova occupazion­e dei residenti di «Aldo dice 26x1»

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