Gli ambientalisti si dividono
Il pd Carlo Monguzzi, storica voce della sinistra ambientalista, oggi presidente della commissione Mobilità, boccia senz’appello la proposta di rincarare il ticket urbano di Atm.
Cosa c’è che non va in questa decisione?
«Guardi, questo è un momento decisivo nella lotta allo smog. Bisogna incentivare le persone a usare il mezzo pubblico, soprattutto ora che finalmente si va verso il blocco dei diesel con Area B. In questo quadro, l’aumento va nella direzione opposta».
Ma il sindaco Sala ha assicurato che verranno tutelati gli abbonamenti.
«Lo do per scontato. Ci mancherebbe altro. Dico di più: non solo vanno tutelati, ma serve un potenziamento delle esenzioni per le fasce deboli. Su questo fronte, la strada ideale sarebbe introdurre
il “biglietto breve”».
Di cosa si tratta?
«Un ticket a prezzo ridotto per chi deve percorrere brevi tratti: con tutte le innovazioni tecnologiche che ci sono state, si potrebbe sperimentare. Il mio timore è che qualcuno possa pensare che pagare 2 euro per fare magari due-tre fermate non sia conveniente e sia tentato dal ritorno all’uso dell’auto o dall’idea di evadere il ticket».
C’è però un problema di risorse. Cosa altro si può fare?
«Capisco i problemi di bilancio drammatici e le forti responsabilità al riguardo di governo e Regione, ma l’Atm è un’azienda in attivo. Credo ci siano i margini per intervenire in altro modo».
C’è qualcosa di questa manovra che le piace?
«L’ipotesi di allargare l’area urbana ai Comuni di prima fascia: è super positivo, è una battaglia storica degli ambientalisti».
In aula potrebbe trovarsi a fare asse con le opposizioni?
«No. Io sono per far funzionare Milano, non per farla andare allo sfascio. Quindi cercheremo tutti insieme di ottenere più agevolazioni per le fasce deboli e, con i colleghi che la pensano come me, proveremo a fermare il ritocco».