Rinascita a colori di un quartiere
Era il ghetto di Mantova, oggi il quartiere Lunetta vive una rinascita sociale Grazie a residenti e artisti
Una rivoluzione colorata che sta trasformando Lunetta, il quartiere ghetto di Mantova. Al progetto, partito due anni fa, hanno aderito artisti e residenti. Opere d’arte sui palazzi e attività sociali per far rinascere la cura per lo spazio urbano.
MANTOVA Una rivoluzione colorata che sta regalando un aspetto completamente nuovo al quartiere Lunetta. Con condomini, palazzi e sottopassaggi che, da grigi e anonimi, si sono trasformati in tele sulle quali artisti internazionali hanno creato — e creeranno anche durante primavera ed estate 2019 — vere e proprie opere d’arte. Lunetta, storicamente quartiere-dormitorio alla periferia di Mantova, spesso visto come una sorta di ghetto, sta vivendo una radicale e profonda trasformazione a livello sociale ed estetico. L’attuale amministrazione comunale, nel corso degli ultimi anni, ha dato vita a diverse iniziative per cercare di invertire la rotta di un quartiere da sempre considerato come una zona franca, abitata da numerosi stranieri, con una bassa integrazione rispetto al resto della città e più volte, almeno in passato, protagonista di episodi di microcriminalità. In ordine di tempo, una delle ultime iniziative ha visto la creazione di un mercato settimanale dedicato ai residenti che si svolge il sabato mattina.
Ma visivamente Lunetta, vasta zona residenziale nata all’inizio degli anni ‘60 per ospitare i numerosi operai che dall’Italia meridionale si erano trasferiti a Mantova per lavoro, sta vivendo una rivoluzione. Dal 2016, anno in cui Mantova venne eletta Capitale della cultura, il Comune ha avviato il progetto, tutt’ora in corso, «Without frontiers– Lunetta a colori». L’aspetto storicamente scialbo e anonimo di condomini, sottopassaggi, portici, sta lasciando il posto a opere d’arte create sulle pareti esterne degli edifici. In poco più di due anni, 17 artisti provenienti da tutto il mondo hanno realizzato 27 opere pittoriche di grandi dimensioni. A lavorare per il rinnovamento estetico del quartiere sono gli artisti e performer Corn79, Fabio Petani, Vesod, Bianco-Valente, Etnik, Perino & Vele, Elbi Elem, Valentina Rebuzzi, Irene Biaggi, Eleonora Daolio in un workshop con Fabio Petani, Made 514, Panem et Circenses, Zedz, Joys, Ericailcane e Bastardilla, Joan Aguilò, Maria Antonela Bresug , Peeta, Molis, Boogie Ead, Sebas Velasco. La street art sta riqualificando e dando nuova vita a Lunetta, legando il quartiere alla storia e alle bellezze del centro città proprio grazie all’arte e al colore.
Dietro alla realizzazione delle opere, c’è di più. Come spiega Simona Gavioli, responsabile del progetto insieme a Giulia Plebani, Laura Fattorini e Giulia Giliberti, i residenti di volta in volta sono stati e verranno coinvolti per decidere insieme come e se procedere con un’opera piuttosto che con un’altra, in quale area collocarla e via dicendo. Non solo. Prima di dare il via al progetto, sui residenti è stato anche condotto uno studio sociologico volto a individuare età, genere, etnie maggiormente
Il sindaco
«La zona è cambiata, è cresciuto l’orgoglio dei cittadini e la cura per lo spazio pubblico»
presenti, così da avere il polso della situazione. Un lavoro collettivo — Comune, team di responsabili e residenti — per rinnovare Lunetta.
«Dopo tre edizioni del progetto — dichiara il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi — il quartiere è cambiato, non solo per la qualità urbana ma soprattutto perché è cresciuto l’orgoglio dei cittadini e la cura per lo spazio pubblico. Dove c’era grigio ora c’è il colore, sogni, storie create da artisti internazionali che hanno stretto un legame bellissimo con i residenti. È davvero una soddisfazione vedere Lunetta rinascere».
Nel frattempo, non più di una quindicina di giorni fa, si è conclusa la realizzazione dell’ultima opera pianificata per quest’anno. Per il 2019 è previsto che il progetto prosegua a partire dall’inizio della primavera, quando il clima è certamente più adatto per la realizzazione di dipinti murari rispetto alle umide e fredde giornate invernali.