Biglietti a 2 euro Gratis i ragazzi Mensili più 10%
Ritocchi allo studio. Sconti agli anziani over 67
Di poco, ma aumenteranno anche gli abbonamenti mensili. Un rincaro del 10 per cento, più dell’adeguamento Istat, ma molto meno del 33% di ritocco applicato sul ticket giornaliero e sui carnet settimanali. Nonostante i 67 milioni di euro da trovare, la giunta di Palazzo Marino proverà comunque a tutelare le famiglie: la seconda novità è quindi la possibilità di viaggiare gratis per i ragazzi delle medie (anche non accompagnati dai genitori).
Barberis (Pd) Dobbiamo continuare a promuovere i mezzi Atm con le famiglie e le fasce più deboli
Di poco, ma aumenteranno anche gli abbonamenti mensili. Un rincaro del dieci per cento, più dell’adeguamento Istat, ma molto meno del 33 per cento di ritocco applicato sul ticket giornaliero e sui carnet settimanali. Nonostante i 67 milioni di euro da trovare, la giunta di Palazzo Marino proverà comunque a tutelare le famiglie: la seconda novità, rispetto allo schema originario, è quindi la possibilità di viaggiare gratis per i ragazzi delle medie (anche non accompagnati dai genitori). Seconda riunione di maggioranza, ieri, sulla delicatissima questione dell’aumento del ticket Atm.
Nel primo vertice di venerdì erano arrivate le indicazioni di massima: l’aumento da 1,5 a 2 euro del biglietto giornaliero e del 33 per cento sugli altri titoli di viaggio settimanali. Invariate invece le tariffe della tessere annuali, i cui 330 euro potranno anzi essere rateizzati in 12 mensilità . Ieri gli altri dettagli forniti ai capigruppo del centrosinistra in attesa (venerdì) del report di Atm con dati e proiezioni. Aumenteranno anche i mensili, dunque, e aumenteranno anche per gli under 26. «Salvati» dal rincaro sul mensile invece gli anziani, ma il «concetto» sarà riparametrato sui criteri della legge Fornero: la tariffa ridotta sarà a beneficio degli over 67 e non più degli over 60 (donne) e 65 (uomini). Novità in vista anche sull’abbonamento annuale: sarà prevista una fascia protetta con abbonamento annuale fissato a quota cinquanta euro (con reddito Isee inferiore ai seimila euro).
I rappresentanti della maggioranza hanno investito i tre assessori competenti (Marco Granelli per la Mobilità, Roberto Tasca per il Bilancio e la vicesindaco Anna Scavuzzo) di proposte, suggerimenti e pure di qualche critica; da Anita Pirovano (Milano progressista) la richiesta per esempio di istituire una tessera sul modello della Oyster card londinese da spedire a casa di ogni milanese. Non solo: «La tessera under 26 non può essere sottoposta a rincari in una città sempre più universitaria. Per questo possiamo anche considerare di svincolare il ticket singolo dall’unico ingresso in metropolitana. E insieme all’idea di liberare i minori di 14 anni dall’accompagnatore, dobbiamo ragionare anche della necessità o meno del biglietto per gli animali domestici».
Carlo Monguzzi, presidente pd della Commissione trasporti, esprime apertamente le prime perplessità: «Capisco le terribili difficoltà di bilancio e gli sforzi fatti per migliorare il servizio di trasporto pubblico ma come spiegheremo ai cittadini che blocchiamo gli Euro 3 e 4 Diesel e chiediamo di utilizzare come alternativa il mezzo pubblico, ma aumentiamo il costo del biglietto? Bloccare le auto e contemporaneamente aumentare il costo del trasporto pubblico è una contraddizione troppo forte. Almeno introduciamo il biglietto “breve” perché chi fa solo 4-5 fermate di fronte ai costi aumentati sarà tentato di usare l’automobile che diventa più conveniente o addirittura di non pagare: è quindi utile un biglietto leggero di magari 1 euro per queste percorrenze brevi, potrebbe attirare nuova utenza».
Anche da Franco D’Alfonso, lista civica di Sala, arriva la richiesta di scongiurare il rincaro sulle tessere mensili.«Il nostro core business sono gli abbonati. Piuttosto rivediamo Area C, il cui importo era stato calcolato proprio sul costo del biglietto ordinario. Si potrebbe aumentare il ticket d’ingresso per chi entra episodicamente in città da fuori». La proposta di rivedere Area C non convince (eufemismo) però il Pd e il suo capogruppo Filippo Barberis. Il partito di maggioranza relativa lavora invece per ridurre «al minimo l’impatto sugli abbonamenti sia annuali che mensili e tutelare con sconti importanti bambini, giovani, anziani, disoccupati e indigenti con l’obiettivo di rendere sostenibile e continuare a promuovere l’uso del mezzo pubblico anche per le famiglie e le fasce più deboli».
Pirovano (Mp) Si deve svincolare il ticket singolo dal limite dell’unico ingresso in metrò
Monguzzi (Pd) Introduciamo il biglietto breve per chi fa solo 4-5 fermate in tram o metrò