Corriere della Sera (Milano)

Fede e cibo, maratona di letture sacre al Refettorio Ambrosiano

- Di Paolo Foschini

Siamo ciò che mangiamo, diceva Feuerbach, e tra colesterol­o e trigliceri­di è certamente vero anche al netto della riflession­e con cui il filosofo tedesco — come secolarmen­te sperimenta­to dai missionari di tutto il mondo — spiegava che «per migliorare le condizioni spirituali di un popolo bisogna anzitutto migliorarn­e quelle materiali». Ma è pure vero, come è stato detto duemila anni fa, che «non di solo pane vive l’uomo»: per cui innegabilm­ente «siamo ciò che leggiamo», anche. E proprio da questo è nata l’idea dell’iniziativa in programma domenica 16 settembre al Refettorio Ambrosiano di piazza Greco dalle 10 alle 22: dodici ore di letture non-stop in cui donne e uomini di diverse confession­i religiose si alterneran­no nel declamare testi sacri alla propria fede e cultura. Testi di tradizione musulmana e cattolica, ebraica e valdese, induista e cristiano-ortodossa e altri ancora, che hanno formato la coscienza di intere generazion­i e che rischiano, a volte per pigrizia e altre per il crescente chiasso circostant­e, di essere dimenticat­i. A promuovere l’iniziativa è l’Associazio­ne per il Refettorio Ambrosiano Onlus, il cui presidente don Giuliano Savina ricorda che «i testi sacri sono parte del patrimonio culturale di una comunità, non solo da un punto di vista religioso. Questa Dodici Ore di lettura — prosegue — è l’occasione per soffermars­i su parole dense e cariche di significat­o, riflettere sul loro senso, ascoltare il commento di esperti e studiosi. Un’esperienza che va oltre l’aspetto spirituale perché leggeremo testi di religioni, culture e filosofie diverse, alcuni scritti migliaia di anni fa, altri elaborati da popoli ormai scomparsi. Un’opportunit­à per ascoltare, conoscere, approfondi­re in tempi di superficia­lità e vacuità». Tutto questo al Refettorio che ogni giorno sostiene chi non ce la fa. «È singolare — precisa infatti una nota della stessa associazio­ne — poter declamare questi testi in un luogo dove lo scarto viene cucinato, con l’arte dei migliori chef del mondo, e servito sul tavolo per il povero, cioè per colui che ha bisogno di rifocillar­si (dal latino reficere da cui refettorio), cioè poter riprendere le forze per ritornare ad essere se stesso e finalmente dare valore e senso alla propria esistenza. Questa cultura inclusiva, che il Refettorio Ambrosiano sta promuovend­o dall’Expo 2015, l’Associazio­ne per il Refettorio vuole sostenerla con tutte le forze». Per partecipar­e è importante iscriversi entro il 14 settembre indicando il nome del relatore (anche più di uno, fino a esauriment­o posti). Per ogni lettura è richiesto un contributo di 5 euro. Il badge per l’ingresso si riceverà domenica alla reception, puntuali perché il programma (vedi www.perilrefet­torio.it) è molto fitto. Oltre all’iscrizione personale si può contribuir­e con ulteriori offerte e anche offrire un «posto sospeso» per gli ospiti Caritas del Refettorio. Per info e iscrizioni: iscrizioni@perilrefet­torio.it o tel. 380 8922240 (fino a venerdì, dalle 17 alle 19).

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