Corriere della Sera (Milano)

Torna «Ville aperte in Brianza» Oltre 150 luoghi da scoprire per un turismo «sotto casa»

Dalla casa del Parini a Bosisio alla Rotonda di Inverigo Il turismo «sotto casa» che piace

- di Chiara Vanzetto

Riappropri­arsi dei beni culturali del territorio attraverso la conoscenza, che genera consapevol­ezza, amore e rispetto. Nato nel 2003 grazie ad un’intuizione del Comune di Vimercate, sviluppato negli anni dalla Provincia di Monza e Brianza, il progetto «Ville Aperte» è un’occasione annuale straordina­ria per visitare siti d’arte lombardi in buona parte inaccessib­ili, gioielli nascosti e sorprenden­ti recuperati per qualche giorno alla pubblica fruizione. Un turismo sotto casa che riscuote gran successo: l’anno scorso si sono contate

Ad Arcore

Tra le novità del 2018 il grande restauro di Villa Borromeo d’Adda con gli stucchi dei Vela

35mila presenze. E l’edizione attuale cresce ancora: partecipan­o 5 province (Monza e Brianza, Como, Lecco, Milano e Varese) e 70 comuni, più di 150 i luoghi aperti tra oggi e il 30 settembre.

Nel mare magnum delle mete interessan­ti, qui di seguito qualche spunto, novità e curiosità 2018. Partiamo da un grande restauro appena concluso, quello di Villa Borromeo d’Adda ad Arcore: costruita tra ‘700 e ‘800, circondata da uno splendido parco all’inglese, vanta anche una cappella decorata con stucchi dei noti scultori ticinesi Vincenzo e Lorenzo Vela. A Inverigo apertura eccezional­e a Villa Cagnola, detta «La Rotonda» per l’ampia cupola emisferica visibile da lontano: costruita per se stesso dall’omonimo architetto neoclassic­o (quello dell’Arco della Pace) e ispirata a modelli palladiani, si presenta al culmine di una scenografi­ca scalinata. Personaggi celebri a San Fermo della Battaglia: qui apre i battenti la villa seicentesc­a dei nobili milanesi Imbonati — tra cui Carlo, amato patrigno di Alessandro Manzoni —, nel ‘700 sede di un cenacolo letterario illuminist­a.

Tra i giardini storici spicca per ampiezza quello di Villa Annoni a Cuggiono, complesso neoclassic­o di Leopoldo Pollack, progettist­a della nostra Villa Belgiojoso, circondato da un’area verde di 230mila metri quadri. Solo abitazioni patrizie? Assolutame­nte no. Tra le new entri si conta tra l’altro il Museo del Setificio Monti ad Abbadia Lariana, ambientato in una filanda del primo ‘800, prezioso documento di archeologi­a industrial­e come la Fornace Artistica Riva di Briosco, nata nel 1922 e specialist­a in cotto lombardo. Oppure la casa natale del poeta settecente­sco Giuseppe Parini a Bosisio, o ancora quella dell’artista Liberty Leopoldo Metlicovit­z, celebre cartelloni­sta e scenografo del- la Scala, a Ponte Lambro: in giardino si è conservato il piccolo atelier in cui il pittore ritraeva le belle dame meneghine. Curiosità, storie e aneddoti anche a Monza, dove accanto alla meraviglio­sa Villa Reale si possono visitare la Quadreria dell’Ospedale San Gerardo, la Saletta Reale della stazione ferroviari­a, il cappellifi­cio artigiano Vimercati nato nel 1953, il complesso sacro di San Gerardino e molto altro. Diversi siti che aderiscono alla manifestaz­ione hanno scelto anche di organizzar­e eventi, concerti, visite per bambini, degustazio­ni, laboratori. E a San Pietro al Monte di Civate, chiesa e battistero romanici da raggiunger­e in un’ora di cammino, domenica 23 si può salire direttamen­te in elicottero.

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Un angolo di paradiso La Tenuta Pomelasca di Inverigo (Co) con la chiesetta rossa, costruita nel 1952 in stile romanico lombardo. Fa parte del complesso di Villa Sormani
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Desio Villa Tittoni Cusani Traverso, tra le proposte di quest’edizione

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