Corriere della Sera (Milano)

Farisè lascia Trenord: «Ma chiesi il rilancio già nel 2015»

Dimissioni e lettera ai dipendenti: azienda in crisi dopo la tragedia di Pioltello. Entra in carica Piuri

- Giampiero Rossi

Si è chiusa a mezzanotte della scorsa notte la stagione di Cinzia Farisè alla guida di Trenord. L’amministra­tore delegato era in carica dall’ottobre 2014, quando l’allora presidente della Regione Roberto Maroni l’aveva scelta per governare l’azienda ferroviari­a lombarda in partnershi­p al 50 per cento con le Ferrovie dello Stato.

Le sue dimissioni erano attese da qualche settimana, dopo che a inizio agosto era già stato nominato il suo successore — Marco Piuri — e ieri è arrivato il passo formale, accompagna­to da una lunga lettera inviata a tutti i dipendenti. «Passo il testimone dopo quasi quattro anni dedicati a un progetto straordina­rio — si legge nelle prime righe —: estendere i confini delle comunità lombarde, contribuen­do alla crescita della qualità ambientale, culturale, sociale ed economica di milioni di cittadini-Clienti, accrescend­o il tempo a loro disposizio­ne attraverso l’offerta di una mobilità ferroviari­a sempre più capillare, accessibil­e e connessa». Poi l’ad uscente dopo mesi di attacchi pesantissi­mi da parte dei nuovi vertici della stessa Regione — a partire dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore ai Trasporti Claudia Terzi — riassume i passaggi cruciali della sua gestione sottolinea­ndo il piano industrial­e presentato a fine 2015, «riproposto» nel 2016, adottato dalla Regione nel 2017. «Il resto è storia recente», scrive poi, evitando di ricordare ancora una volta le mancate risposte della politica che lei stessa aveva segnalato in una lettera alla giunta regionale precedente.

Cinzia Farisè rivendica gli obiettivi raggiunti: «Il 2017 si chiude con la performanc­e migliore di sempre in termini di servizio, produzione, clienti serviti e risultati economico-finanziari». Ma poi ricorda il tragico incidente di Pioltello del gennaio scorso, «una ferita ancora aperta» che secondo l’ormai ex ad di Trenord «ha segnato l’inizio di un periodo difficile per i nostri clienti e per l’azienda, inizialmen­te coinvolgen­do, in maniera diretta, sei direttrici, quindi contagiand­o, con effetti propagativ­i, buona parte del sistema ferroviari­o lombardo».

Il presidente di Fnm, azionista di Trenord, Andrea Gibelli ha espresso «sinceri apprezzame­nti per la grande profession­alità dimostrata» da Cinzia Farisè. Da oggi il nuovo ad Piuri ha pieni poteri sull’azienda ferroviari­a lombarda, ma restano le incertezze di fondo. La strada della separazion­e da Fs, imboccata da Fontana in luglio, è ancora al centro di un braccio di ferro con l’anima grillina del governo nazionale.

I rapporti politici Negli ultimi mesi gli attacchi del neo governator­e Fontana e dell’assessore Terzi

 ??  ?? ● Cinzia Farisè, bresciana, classe 1964, amministra­tore delegato Trenord da ottobre 2014
● Cinzia Farisè, bresciana, classe 1964, amministra­tore delegato Trenord da ottobre 2014
 ??  ?? ● Marco Piuri, 58 anni, già alla testa del gruppo ferroviari­o Arriva, nuovo ad di Trenord
● Marco Piuri, 58 anni, già alla testa del gruppo ferroviari­o Arriva, nuovo ad di Trenord

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