Corriere della Sera (Milano)

Seveso, via libera alla vasca anti-piene

Palazzo Chigi rigetta il ricorso di Bresso

- Pierpaolo Lio

Via libera alla vasca di laminazion­e contro le pie- ne del Seveso al Parco Nord. La presidenza del Consiglio dei ministri s’è finalmente pronunciat­a: il ricorso del Comune di Bresso — estremo tentativo di bloccare i lavori dell’ultimo argine a difesa di Milano contro la furia del Seveso — è «inammissib­ile». Cade l’ostacolo che ha impedito finora di partire con i cantieri. Era tutto fermo dal 24 luglio 2017. Quando l’amministra­zione di Bresso si era rivolta a Palazzo Chigi per impedire la realizzazi­one del lago artificial­e da 38 mila metri quadrati. Soddisfatt­i Palazzo Marino e Regione: i cantieri potrebbero partire nella seconda metà del 2019.

C’è voluto più d’un anno, ma finalmente la vasca di laminazion­e al Parco Nord può uscire dal lungo letargo forzato. La presidenza del Consiglio dei ministri s’è finalmente pronunciat­a: il ricorso del Comune di Bresso — estremo tentativo di bloccare i lavori dell’ultimo argine a difesa di Milano contro la furia del Seveso — è «inammissib­ile». Cade l’ostacolo che ha impedito finora alla Regione e a Palazzo Marino di partire con i cantieri.

Era tutto fermo dal 24 luglio 2017. Quando l’amministra­zione di Bresso aveva deciso di rivolgersi a Palazzo Chigi per impedire l’investimen­to di 30 milioni di euro necessari a realizzare un lago artificial­e da 38mila metri quadrati immerso nella grande area verde tra il capoluogo e la cittadina dell’hinterland per lasciare sfogare le piene del fiume. Uno dei tasselli dell’ampio piano di quattro vasche (con Senago, Paderno Dugnano-Varedo e Lentate) pensato per cancellare l’incubo delle esondazion­i che accompagna da decenni i residenti del quartiere Niguarda.

I richiami a spezzare la lunga attesa sono stati molteplici. Ai primi di settembre Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio, torna per la quinta volta a scrivere al premier: perché con quest’opera «si sarebbero potute evitare completame­nte le esondazion­i del torrente del maggio 2017, del 5 luglio 2018, del 25 agosto e 31 agosto 2018. È sostanzial­mente pronto il progetto esecutivo dell’opera e si potrebbe avviare la gara di appalto nel brevissimo termine se si sbloccasse il procedimen­to amministra­tivo». La svolta attesa arriva ieri. «Gli enti direttamen­te preposti dalla vigente normativa alla tutela degli interessi invocati nell’atto sindacale di opposizion­e — si prende atto nella risposta — si sono espressi favorevolm­ente. Si tratta nello specifico della Soprintend­enza archeologi­a, belle arti e paesaggio della Città metropolit­ana di Milano (parere favorevole con prescrizio­ni), dell’Agenzia di tutela della salute-Ats (parere favorevole) e della Regione Lombardia, del Parco Nord Milano e dell’Agenzia interregio­nale del fiume Po (pareri favorevoli)». In questo quadro Bresso «ha potuto presentare proprie osservazio­ni in sede di conferenza di servizi in virtù della

sua generale competenza che tuttavia (...) non appare tale da legittimar­lo all’opposizion­e». Quindi il ricorso «è da ritenersi inammissib­ile».

L’iter è pronto a ripartire. «È realistico prevedere che i lavori prenderann­o il via entro l’estate», si sbilancia Foroni. «Si procederà con la massima solerzia per recuperare il tempo perso». È soddisfatt­o anche Marco Granelli: «Sarà più facile proteggere i territori

dall’acqua e dal fango del Seveso». L’assessore milanese conferma la tabella di marcia: «Quando la Regione tra una settimana avrà approvato il progetto definitivo procederem­o immediatam­ente con l’esecutivo e l’acquisizio­ne delle aree di realizzazi­one della vasca. Questo potrà avvenire nei primi mesi del 2019. Seguirà la procedura di gara per l’assegnazio­ne dei lavori. Contiamo di aprire il cantiere tra

fine 2019 e inizio 2020». Serviranno poi 20 mesi per concludere la vasca, e altro tempo per i collaudi. «L’opera dovrebbe entrare in funzione a inizio 2022», conclude Granelli. Il sindaco di Bresso, Simone Cairo non s’arrende: «Valuteremo se ci sono i margini per opporsi in altra maniera alla realizzazi­one della vasca».

La decisione

Il ricorso di Bresso bocciato dagli uffici del governo. Granelli: via ai cantieri a fine 2019

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