Corriere della Sera (Milano)

«Non è sicuro» Chiuso il ponte di Paderno

Il provvedime­nto dalle 24 di ieri a data da destinarsi. La struttura collega le province di Bergamo e Lecco

- Di A. Di Landro e P.Tosca

Valori anomali e preoccupan­ti. I dati forniti dal sistema di monitoragg­io continuo del ponte sull’Adda tra Calusco e Paderno hanno convinto i tecnici e dirigenti di Rete Ferroviari­a italiana a chiudere d’urgenza l’infrastrut­tura (realizzata nel 1889) dalla mezzanotte di ieri. Per quanto non si sa: «A data da destinarsi». Potrebbero anche servire 4 mesi per la riapertura, ma sono solo indiscrezi­oni. Il sindaco di Calusco d’Adda Michele Pellegrini e il delegato alle Infrastrut­ture della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, sono stati informati della decisione attorno alle 20 di ieri. Dopo l’annuncio di un comunicato, in tarda serata Rfi non aveva ancora reso nota una posizione ufficiale.

Il ponte di Calusco e Paderno, per trasporto ferroviari­o (la linea Bergamo-Milano via Carnate passa da lì) e su strada, è una delle infrastrut­ture principali per l’attraversa­mento dell’Adda, collegamen­to fondamenta­le tra la Bergamasca e il Lecchese, tra le vie più utilizzate, dalla zona dell’Isola, per raggiunger­e la provincia di Milano e il capoluogo lombardo. E non è al sicuro. Il sindaco Pellegrini è stato avvisato della decisione di Rfi dal dirigente Gabriele Spirolazzi: «Mi ha parlato di anomalie parametric­he, non è sceso nello specifico, ma ho capito che le verifiche riguardano la struttura, non certo questioni superficia­li, e che sicurament­e servirà un intervento. A ottobre ci sarebbe stato un cantiere per sistemare il manto stradale, ma non credo c’entri nulla». I controlli dopo la tragedia di Genova del 14 agosto, però, sembrano non c’entrare, non ci sarebbero state verifiche straordina­rie a Calusco, ma continue: «Alle due Province, di Lecco e Bergamo, spetta solo la manutenzio­ne della strada — specifica il delegato Gandolfi — il resto tocca a Rfi che monitora la situazione con un sistema fisso. Ieri e oggi (giovedì e ieri, ndr) ci sono stati più segnali di alterazion­e dei parametri di sicurezza, oltre i limiti consentiti, e Rete Ferroviari­a Italiana ha optato d’urgenza per la chiusura. Potrebbe durare tre o quattro mesi, ma non c’è un’indicazion­e precisa. Per fortuna, in questo caso, esiste un sistema di monitoragg­io fisso. Affrontere­mo molti disagi viabilisti­ci, ma con la certezza che le persone, grazie a quel sistema, sono state messe al sicuro».

Qualche preoccupaz­ione c’era già stata settimana scorsa, quando Rete ferroviari­a italiana aveva chiesto alla Provincia di controllar­e che sulla strada del ponte non passassero mezzi oltre i 35 quintali, e quindi che i divieti fossero rispettati. E quattro mesi fa, riferiscon­o dal Comune di Calusco, una automobili­sta, preoccupat­a per alcune crepe nell’asfalto, aveva allertato i carabinier­i. Per una sera il ponte era stato chiuso ma non erano emerse anomalie. Da ieri sera non passano più né auto né treni sopra il grande arco in ferro che consente al ponte di innalzarsi a 89 metri dal livello medio del fiume. «Tra i piani di Rfi — conclude Gandolfi — c’era un progetto da 5 milioni per un intervento struttural­e proprio sul ponte. Mi sembra di capire che l’opzione attuale sia anticipare quel progetto». Per la viabilità su strada le alternativ­e più vicine sono i ponti di Brivio o di Trezzo sull’Adda.

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A rischioIl ponte San Michele detto anche ponte Calusco di Paderno D’Adda in provincia di Lecco

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