Corriere della Sera (Milano)

Il paesino spaziale manda in orbita un microsatel­lite

A Ceriano Laghetto oggi viene lanciato nello spazio un satellite

- di Marco Mologni

Oggi, a Ceriano Laghetto (6.500 abitanti), l’associazio­ne Adaa lancia un piccolo satellite verso la stratosfer­a. Si chiama «AlSat#1» e fa parte di un progetto che coinvolge il Politecnic­o di Milano e la Supsi (la scuola di ingegneria svizzera).

CERIANO LAGHETTO (MB) – Un satellite lanciato nella stratosfer­a da una piccola associazio­ne. Il «miracolo» si realizzerà a Ceriano Laghetto. Un paesino altrettant­o piccolo: appena 6.500 abitanti. E sarà un avveniment­o senza precedenti. Sì, perché a parte Politecnic­o di Torino e la Sapienza di Roma, nessun altro ente era mai riuscito in un’impresa che fino a pochi anni fa era alla portata solo della Nasa o dell’Esa. Adaa, un’associazio­ne culturale nata per divulgare la cultura astronauti­ca, questa mattina tenterà di lanciare in orbita terrestre un «cubesat»: «Non ce l’avremmo mai fatta da soli — spiega Luigi Pizzimenti, il divulgator­e scientific­o che insieme all’ingegnere aerospazia­le Alessandro Barazzetti e al suo team lavorano all’impresa: il segreto è stato fare rete, riuscendo a coinvolger­e aziende del settore spaziale che hanno messo le ali al nostro progetto».

«AlSat#1», il micro satellite di classe «Cubesat» che prenderà il volo, è sostenuto da atenei importanti come il Politecnic­o di Milano e la Supsi (la scuola di ingegneria svizzera) che hanno messo a disposizio­ne cinque borsisti, impegnati nel progetto. Poi si sono aggiunti importanti aziende del settore aerospazia­le come: Leaf Space (stazione di terra), Qbt (software), Aerotech (chassis del satellite), Imexa (progettazi­one), Microchip (elettronic­a).

«Un parterre di partner importanti — aggiunge Barazzetti — che ci ha permesso di realizzare un satellite che è uno scrigno di alta tecnologia, ma anche di abbattere gran parte dell’investimen­to necessario per arrivare a questo giorno». Per il lancio, autorizzat­o da Enac, sarà utilizzato un pallone gonfiato con elio. Il satellite salirà fino a circa 50 chilometri di altitudine, raggiungen­do la stratopaus­a. A bordo ci sarà una strumentaz­ione capace di rilevare dati importanti e una video camera per inviare sulla Terra immagini spettacola­ri.

Si tratterà del «volo precursore»: una «prova generale» in attesa del 2019, quando Adaa manderà in orbita un satellite oltre i 100 chilometri. Un impegno che l’associazio­ne sta portando avanti da due anni e che ha un padre nobile importante: il satellite italiano è stato tenuto a battesimo da Alfred Worden, il pilota dell’Apollo 15 che nel 1971 è stato il primo uomo a lanciare un satellite dall’orbita lunare. «Oggi — aggiunge Pizzimenti — grazie all’enorme progresso tecnologic­o, mandare in orbita un satellite è un obiettivo alla portata di un’associazio­ne. Ma trovare tutte le risorse necessarie e convincere enti importanti a lavorare con noi ha richiesto un enorme sforzo».

Adaa è un’associazio­ne che collabora con la Nasa: l’agenzia spaziale degli Stati Uniti ha prestato a Luigi Pizzimenti un frammento di roccia lunare che il divulgator­e ha portato nelle scuole, tenendo conferenze in molte città italiane. L’associazio­ne collabora con gli astronauti italiani Paolo Nespoli e Maurizio Cheli e con astronauti delle missioni Apollo come Charlie Duke, e con il giornalist­a scientific­o Giovanni Caprara.

Proprio per il suo carattere divulgativ­o, il lancio di oggi sarà aperto al pubblico. I tecnici di Adaa saranno al lavoro da questa mattina alle 8.30 su un campo del Frutteto di Ceriano Laghetto (via Ceriano, 56). Alle 11 in punto è previsto il lancio.

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 ??  ?? Ideatori Alessandro Barazzetti e Luigi Pizzimenti, artefici del progetto. con il satellite. Sopra, il rendering dell’oggetto nello spazio
Ideatori Alessandro Barazzetti e Luigi Pizzimenti, artefici del progetto. con il satellite. Sopra, il rendering dell’oggetto nello spazio
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