COSÌ IL TEMPO (IN FUGA) FA MARCIA INDIETRO
Nei giorni scorsi abbiamo provato l’ebbrezza rara dell’arretrare del tempo, incredibile, arretrare proprio lui, sempre così in fuga. Un mese di settembre che, invece di fuggire alla velocità della luce verso ottobre novembre (con i suoi manichini già col cappotto addosso), ha fatto un giretto in retromarcia verso agosto luglio. Un caldo come quando non vedevamo l’ora di partire, ma partiti siamo già partiti e anche ritornati. Eppure, in città avvistata una scritta quasi da sagra di paese che dice: «Limousine della salamella», sta su un camper fuori dalla Triennale. A proposito, mai più bella, affollata, ricca di mostre di così. Al bar ti chiedono se vuoi consumare lì o giù in giardino con alle spalle i Bagni Misteriosi di de Chirico. Una porticina lì sotto ti evita di fare tutto il giro: preferiamo certo fuori, fuori dal tempo.