NAPOLI, U.S.A. E IL RISPARMIO DELLA MOKA
Sono trascorsi dieci giorni dall’inaugurazione della caffetteria Starbucks in piazza Cordusio, nel suggestivo ex palazzo delle Poste, e ancora si fa fatica a capire la ragione del clamoroso successo. Code interminabili fin dalle prime ore del mattino per gustare il caffè del colosso americano. Potenza delle sirene pubblicitarie? La moda che prevale sulla tradizione? Chissà. Eppure l’Italia è il riconosciuto paese del caffè espresso. E vanta una città, Napoli, che da almeno due secoli propone la migliore tazzina del mondo. A Milano negli ultimi anni si è affermata una catena di bar che propone «il vero espresso napoletano». La polemica è scoppiata sul prezzo: 1,80 euro. «Davvero esagerato» ha detto in una nota l’Unione Nazionale Consumatori, che è la più antica tra le venti associazioni del genere esistenti in Italia. Secondo l’Osservatorio prezzi (Ministero Economia) in media a Milano l’espresso costa 1 euro,nei bar del centro 1,10, così come nella catena napoletana. Una differenza, dunque, di 70-80 centesimi. Troppo, diciamo la verità. E qui l’Unc propone un confronto intrigante. Avete mai pensato a quanto ci costa il caffè fatto in casa? «In generale utilizzando sette grammi di miscela, il caffè di famiglia costa in media 12 centesimi (con la macchinetta a capsule 0,41); quindi andare da Starbucks o ci costa il 2.471 per cento in più». Un botto. Almeno al nostro fornello niente coda.