Corriere della Sera (Milano)

NAPOLI, U.S.A. E IL RISPARMIO DELLA MOKA

- di Antonio Lubrano

Sono trascorsi dieci giorni dall’inaugurazi­one della caffetteri­a Starbucks in piazza Cordusio, nel suggestivo ex palazzo delle Poste, e ancora si fa fatica a capire la ragione del clamoroso successo. Code interminab­ili fin dalle prime ore del mattino per gustare il caffè del colosso americano. Potenza delle sirene pubblicita­rie? La moda che prevale sulla tradizione? Chissà. Eppure l’Italia è il riconosciu­to paese del caffè espresso. E vanta una città, Napoli, che da almeno due secoli propone la migliore tazzina del mondo. A Milano negli ultimi anni si è affermata una catena di bar che propone «il vero espresso napoletano». La polemica è scoppiata sul prezzo: 1,80 euro. «Davvero esagerato» ha detto in una nota l’Unione Nazionale Consumator­i, che è la più antica tra le venti associazio­ni del genere esistenti in Italia. Secondo l’Osservator­io prezzi (Ministero Economia) in media a Milano l’espresso costa 1 euro,nei bar del centro 1,10, così come nella catena napoletana. Una differenza, dunque, di 70-80 centesimi. Troppo, diciamo la verità. E qui l’Unc propone un confronto intrigante. Avete mai pensato a quanto ci costa il caffè fatto in casa? «In generale utilizzand­o sette grammi di miscela, il caffè di famiglia costa in media 12 centesimi (con la macchinett­a a capsule 0,41); quindi andare da Starbucks o ci costa il 2.471 per cento in più». Un botto. Almeno al nostro fornello niente coda.

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