Corriere della Sera (Milano)

La giunta boccia il biglietto breve

Il bilancio dell’operazione-ticket. «Bisogna puntare sugli abbonament­i annuali»

- Di Andrea Senesi

Idati sono arrivati, almeno in parte. Per i tagli operati dalla Regione ai contributi per il trasporto pubblico locale ci sono da trovare 55 milioni di euro, e la manovra non consentirà troppi sconti. La giunta intende aumentare il biglietto ordinario del 33 per cento (da 1,5 a 2 euro) e così i carnet settimanal­i e i 2 X 6 (sempre del 33) e gli abbonament­i mensili dell’11 per cento. Rimarranno invece invariati gli abbonament­i annuali (e anzi è sul tavolo la proposta della sinistra di abbassare da 330 a a 300 euro) che potranno anche essere rateizzati. Il Comune punterà tutto sull’opportunit­à di una tessera annuale che ora è nelle mani di una minoranza di utenti del trasporto pubblico milanese: solo il 17 per cento di passeggeri di tram e metrò ha in tasca l’abbonament­o per dodici mesi di Atm.

Ma la sfida è proprio questa, insistono gli assessori Marco Granelli (Mobilità) e Roberto Tasca (Bilancio) nel corso della serie di incontri con le forze politiche della maggioranz­a e coi sindacati. Il gruppo di Milano progressis­ta ieri ha proposto lo sconto di 30 euro sull’abbonament­o annuale e Granelli non ha chiuso del tutto le porte all’idea: si dovrà studiare una nuova proiezione con le eventuali coperture.

Nel documento distribuit­o ai consiglier­i ieri mattina sono però già segnati i primi no secchi. Niente biglietto scontato per le tratte brevi (3-4 fermate) e no alla libera circolazio­ne nei 90 minuti di validità del ticket attraverso più tornelli della metropolit­ana. «Per quanto riguarda biglietto breve e doppia timbratura in metropolit­ana, sono due azioni a nostro giudizio in controtend­enza rispetto all’indirizzo di favorire e promuovere gli abbonament­i come strategia di maggiore utilizzo del trasporto pubblico», si legge nella nota firmata dalla giunta: «Non penalizzia­mo le tratte brevi perché anche su queste l’uso frequente del mezzo pubblico rende l’abbonament­o sempre più convenient­e. Il costo è costituito solo in parte dal singolo viaggio, ma soprattutt­o dalla gestione dell’intera rete e servizio, che in proporzion­e è corretto che sia pagato maggiormen­te dall’utente occasional­e. Inoltre biglietto breve e doppia timbratura in metropolit­ana sono azioni che aumentano il potenziale rischio di evasione tariffaria e quindi contrastan­o anche con questo ulteriore obiettivo. Infine la loro quantifica­zione economica è una stima poco attendibil­e». Ma il pd Carlo Monguzzi,

Online Tutte le notizie di cronaca e gli aggiorname­nti in tempo reale sul sito Internet milano. corriere.it presidente della Commission­e trasporti del Comune, insiste: «Ribadiamo con determinaz­ione la proposta emersa come largamente maggiorita­ria all’interno del gruppo di non aumentare gli abbonament­i mensili, di non toccare l’eta dell esenzione per gli anziani, e infine la necessità d’introdurre un biglietto breve».

Ieri l’incontro con Milano progressis­ta, appunto. Con la richiesta di uno sconto sugli abbonament­i annuali, grazie a una «tessera del milanese» che il sindaco dovrebbe recapitare a casa e che progressiv­amente dovrebbe diventare una carta dei servizi del Comune. Ma anche i consiglier­i della civica di Sala hanno depositato

La scelta

Esclusa da Palazzo Marino anche la «doppia timbratura» in metropolit­ana

sul tavolo della giunta le loro ricette: «Il gruppo di Noi Milano ritiene che il messaggio sulla tutela degli abbonati debba essere assolutame­nte chiaro ed univoco e che non ci debba essere nessun incremento di nessun genere su qualsiasi tipo di abbonament­o mensile oltre che annuale. Riteniamo poi che nel quadro della revisione delle tariffe ordinarie non si possa non valutare un intervento sul costo di Area C, mantenendo però fisse le tariffe del traffico di servizio e dei residenti, categorie che non hanno l’alternativ­a del mezzo pubblico».

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