Turismo internazionale da primato. «Valore al brand»
Oltre 9 milioni di arrivi, crescita superiore a quella di Venezia. La Bocconi: traino dai grandi eventi
«Caccia ai turisti stranieri: è diventato questo, l’obiettivo della città. Milano ha preso la rincorsa e non può permettersi di abbassare la guardia, deve continuamente rilanciare il brand. Mettere carburante. Organizzare eventi che attirino e giocare su quello che sa fare: moltiplicare l’effetto sul territorio, distribuirlo in tutti i quartieri con la formula del Fuorisalone. In questo senso le Olimpiadi, sfruttate alla milanese, potrebbero impattare direttamente persino sulle periferie».
Magda Antonioli, esperta di turismo e alla Bocconi responsabile dell’Acme, laurea in Arte, cultura e management di eventi, riflette sull’effetto benefico delle manifestazioni, «a Milano più diffuso e “democratico” che altrove».
Il capoluogo lombardo non ha una tradizione di turismo ludico, deve consolidare le proprie posizioni. Ha visto oltre nove milioni di arrivi, un terzo rispetto a Venezia, meno di metà rispetto a Roma e meno di Firenze. «Eppure — nota Maurizio Naro, presidente dell’associazione degli albergatori di Confcommercio — il tasso di crescita è più veloce. Anche nell’ultimo anno Milano ha galoppato più di tutti, guadagna velocemente quote di mercato». Bene allora il palinsesto organizzato per settimane, con temi che ruotano uno dopo l’altro: «Le Olimpiadi stesse su scala diversa rientrerebbero in questa filosofia, con il brand Milano in evidenza e ricadute su gran parte del territorio».
Al netto del Gran Premio di F1, che «a sorpresa per gli hotel è stato un mezzo flop», in corrispondenza di ogni evento la città si riempie di stranieri. Per questi giorni della Moda, ad esempio, gli alberghi sono leggermente sotto i tassi di occupazione 2017 ma le case private sopra. Il saldo è ancora positivo. Con due punti di forza precisi per Milano, sottolineano gli analisti dell’Osservatorio di Halldis, leader in Italia per la gestione di alloggi destinati agli affitti brevi. Da una parte i prezzi, molto vari ma con una media sostenuta (168 euro a camera, contro i 160 di Firenze e i 140 di Roma). Dall’altra la durata della permanenza: 8,4 giorni (più di Roma e Firenze). «A Milano chi viene per affari ha iniziato a farsi raggiungere da parenti o amici e fermarsi per piacere — chiosa Antonioli —. Fenomeno da cavalcare».