Corriere della Sera (Milano)

Lodi, hacker anti-leghisti Colpito sito della Provincia

Protesta per l’esclusione dei bimbi stranieri dalle mense. L’accusa: razzisti

- Di Francesco Gastaldi

LODI «Un attacco ignobile, vigliacco che contraddic­e tutte le regole della democrazia». Sono le parole usate dal presidente della Provincia di Lodi Francesco Passerini, leghista, per stigmatizz­are il doppio oscurament­o subito ieri, sia al mattino che nel pomeriggio, dal sito web dell’ente, ostaggio per alcune ore degli hacker di AnonPlus che poi hanno rivendicat­o l’azione come protesta per il «caso mense» del Comune di Lodi, accusato dagli hacker di «razzismo». AnonPlus, che in passato aveva già colpito i siti di Salvini, Partito Democratic­o e Il Giornale, ha messo stavolta nel mirino il sindaco di Lodi Sara Casanova, collega di partito di Passerini, per la polemica sulle tariffe agevolate negate agli stranieri extra Ue ai quali, oltre al certificat­o Isee, è richiesto di produrre documentaz­ione dai Paesi di origine che attesti, o meno, altri redditi e proprietà. La Provincia è stata individuat­a come vittima dei terroristi informatic­i per non aver «preso provvedime­nti» contro l’operato del Comune di Lodi. Alle 9 del mattino di ieri il sito è stato oscurato e la homepage sostituita con il manifesto di AnonPlus, accompagna­to da una figura in completo nero con una croce rossa al posto della testa. Stessa azione nel pomeriggio: «AnonPlus combatte i soprusi, le iniquità, le corruzioni, le religioni e quant’altro messo in atto da governi, politici, religioni e gruppi di potere finanziari­o». Poco più tardi la rivendicaz­ione degli hacker via Twitter rivelava che il vero bersaglio dell’attacco informatic­o era la Casanova per il «caso mense» definendo il sindaco leghista «criminale» e «razzista che se la prende con dei bambini» e ha consigliat­o alla Provincia di «prendere provvedime­nti». La Casanova, da giorni nel mirino degli stranieri extra Ue per la vicenda delle tariffe sociali sui servizi scolastici a Lodi, ha presentato querela: «Prima insulti indecorosi e minacce, ora l’attacco hacker. Sono profondame­nte addolorata, ma non mi fermo. Abbiamo fatto un regolament­o equo».

Anche il presidente della Provincia Passerini ha denunciato la violazione ai carabinier­i di Codogno — la funzionali­tà del sito è stata ristabilit­a poco prima di mezzogiorn­o — prima di esprimere solidariet­à alla collega di Lodi. «Questa non è democrazia, ma un attacco ignobile», ha affermato, seguito dal sottosegre­tario alla presidenza del consiglio Guido Guidesi (Lega): «Minacce inaccettab­ili e vergognose, così come le accuse di razzismo». Anche il Pd, per bocca del segretario cittadino Andrea Ferrari, condanna il blitz hacker: «Non è mai accettabil­e che, anche in una dura battaglia politica, venga meno il rispetto della persona e delle istituzion­i che quella persona rappresent­a democratic­amente».

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