Corriere della Sera (Milano)

I conti della scuola Un liceo costa 10 milioni l’anno

Leonardo, studio pilota di un team di analisti

- di Federica Cavadini Andreis e Bonazzoli

Diecimila euro all’anno per ogni studente. E i costi di gestione complessiv­i della scuola sfiorano i dieci milioni. Ecco i numeri del liceo statale Leonardo da Vinci, con mille ragazzi, cento insegnanti e tecnici. Il costo di una scuola superiore statale è stato calcolato per la prima volta applicando un modello già utilizzato nella pubblica amministra­zione. I presidi: «Servono cifre enormi. E bisogna aggiungere le risorse raccolte da noi».

Ogni studente vale diecimila euro all’anno e i costi complessiv­i della scuola sfiorano i dieci milioni di euro. Sommate tutte le voci, dagli stipendi all’uso dell’immobile alle spese per riscaldame­nto e manutenzio­ne, fino alla carta per la stampante, ecco i numeri di un liceo statale come il Leonardo da Vinci, con mille studenti, cento lavoratori fra insegnanti e tecnici e una sede nel centro storico da 11mila metri quadrati.

Il bilancio di una scuola superiore statale è stato calcolato per la prima volta applicando un modello già applicato nella pubblica amministra­zione, alla Pinacoteca di Brera, all’Accademia di Belle Arti, al Tribunale di Bologna: «L’obiettivo è far emergere idee per migliorare l’organizzaz­ione del liceo», dice il presidente di Civicum, Stefano Cianchi, che ha realizzato l’indagine con la consulenza di Deloitte. «Abbiamo verificato quanto costa ai contribuen­ti l’istruzione pubblica “gratuita”. È una cifra molto superiore rispetto ai 500mila euro correttame­nte riportati nel bilancio della scuola perché abbiamo considerat­o ogni voce, a partire dai trasferime­nti “effettivi” e “figurativi” dello Stato e degli Enti locali. Con il nostro standard Rei, Rendiconto Economico Integrato, risulta che cinque anni di liceo Leonardo costano 50 mila euro per studente».

La «fotografia» è sull’anno 2016. Per cominciare, 4 milioni di euro è il valore stimato per l’utilizzo della sede di via Respighi con cinque piani occupati dal liceo (voce in capo alla Città Metropolit­ana). Più riscaldame­nto, bollette della luce e dell’acqua, un conto a parte di oltre 139 mila euro. Poi il costo del personale (sostenuto dal Ministero dell’Istruzione): fra insegnanti e tecnici e amministra­tivi, supera i 4,5 milioni. L’analisi è dettagliat­a, gli autori evi-

Sotto la lente

Le spese fanno capo a una galassia di enti Per la stima utilizzati i metodi dei manager

denziano anche che la retribuzio­ne dei professori è calcolata in base alla loro anzianità e al Leonardo più della metà ha oltre vent’anni di servizio e quattro su dieci anche più di 27 anni.

Spese grandi e piccole. Nel capitolo delle uscite le voci indicate arrivano fino a «trasporti, traslochi e facchinagg­io»: 109 euro. C’è il conto del telefono, un pacchetto Fastweb che comprende la connession­e internet, ottomila euro. C’è il noleggio di tre fotocopiat­rici, altri seimila. E c’è la spesa per viste e viaggi di istruzione, quasi 150mila. Altri dati: la scuola spende 26 euro per studente, quindi 27 mila, per Beni di consumo e in quell’elenco ci sono anche 7mila euro di cancelleri­a, altrettant­i di medicinali, 700 per comprare giornali e riviste. Fra le entrate la scuola ha indicato i 400 mila euro di versamenti delle famiglie: più di mille hanno dato un contributo volontario di 140 euro (la quota è fissata dal Consiglio di istituto e sale a duecento euro per i liceali delle classi con programma Esabac e bilingue). «Tutto registrato e trasparent­e, da condivider­e, per la prima volta. Se poi il Rei fosse applicato a più istituti si potrebbero confrontar­e le esperienze e utilizzare al meglio le risorse nell’interesse degli studenti», dicono gli autori della ricerca.

Intanto ci sono i conti della scuola pilota. Con la preside Luisa Amantia che commenta: «Dalla ricerca informazio­ni sorprenden­ti e utili. Il Leonardo funzione grazie alle risorse del Miur e ai servizi della Città metropolit­ana e i numeri emersi dal Rei ci hanno reso consapevol­i e anche riconoscen­ti. Anche se i risultati che si attendono dal nostro liceo non si possono misurano con il solo rendiconto economico». Dal sindacato Cgil il segretario regionale, Tobia Sertori, osserva: «Attenzione alle valutazion­i sui costi, se i dieci milioni all’anno del Leonardo sembrano tanti ricordiamo che la scuola statale garantisce il diritto allo studio a tutti, accoglie stranieri e disabili». E aggiunge: «Per una spesa più efficace servirebbe una maggiore autonomia finanziari­a delle scuole sulle spese che gestiscono. E meno burocrazia». Dall’associazio­ne Civicum anche un’indicazion­e: «I numeri del Leonardo sono quelli di una media azienda italiana. E con costi così ingenti, servirebbe­ro adeguate competenze gestionali, che invece mancano. La buona volontà di preside e personale amministra­tivo non basta». Nei prossimi giorni sarà presentato il rapporto completo, cento pagine di numeri, tabelle e analisi. Con l’invito degli autori ad andare avanti: «Estendere l’indagine alle altre scuole del Paese».

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Istituto pilota Al liceo scientific­o Leonardo da Vinci di via Respighi è stato avviato l’esame dei costi con il Rei: l’obiettivo era stimare i reali costi della scuola pubblica
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