Albertini si dà al «padel» E lancia 4 campi a Citylife
Quattro nuovi campi sotto le torri di Citylife con Demetrio Albertini «Uno sport da scoprire»
Regista in campo, diplomatico nei palazzi romani, eclettico negli interessi imprenditoriali, ora alfiere di uno sport in via di diffusione a Milano. Demetrio Albertini, ex metronomo del Milan, vicepresidente federale nell’era di Giancarlo Abete, a capo dell’agenzia di sport marketing Dema 4, inaugurerà martedì pomeriggio a Citylife, nel cuore della città, quattro campi di padel. «Mi accompagnano nell’avventura Lorenzo Alfieri, tra i migliori giocatori di questo sport in Lombardia, e Gigi Casiraghi che a sua volta si è interessato al padel dopo averne sentito parlare da amici romani. Nella Capitale, dove esiste la cultura dei circoli, questa disciplina è largamente praticata».
Albertini, fra un tackle e un cross, si avvicinò al padel quindici anni fa. «Ero appena arrivato a Madrid: era l’anno in cui giocavo nell’Atletico. Vivevo in hotel e affacciandomi alla finestra vedevo 3-4 campi di uno sport a me sconosciuto. Poi mi spiegarono che era diffuso, anche Raul ne era appassionato. In Italia all’epoca era completamente sconosciuto». Poi il lento innamoramento. «Dopo il tennis, iniziai a praticarlo e una volta terminata l’attività calcistica ogni volta in cui tornavo a Barcellona il club blaugrana mi invitava a partecipare a tornei in cui glorie o tifosi vip si sfidavano a padel. Ora è giunta l’ora di esportarlo nella città che più di ogni altra in Italia è aperta alle novità».
Secondo Albertini che, vacanze a parte, imbraccia la racchetta con frequenza bisettimanale, il padel è consigliabile per due motivi. «Innanzitutto perché è di facile apprendimento. Anche chi non ha mai preso in mano prima una racchetta può raccogliere soddisfazioni. E poi lo suggerisco per il senso di competizione che sviluppa. Io e Casiraghi, mio abituale compagno nel doppio, vorremmo che i nostri sfidanti scendessero in campo con elmetto e parastinchi...». Anche nel mondo del pallone il padel è in via di espansione. «Totti ha in casa un campo personale; il mio amico Pujol, ex bandiera del Barellona, è un invasato: posta su Instagram foto dei suoi incontri. Roberto Mancini è grande appassionato». Non sarà difficile perciò incontrarli prossimamente a Citylife. «Bè, le dico solo che un paio di settimane fa su un campo giocavo io contro due comici di Zelig; su un altro Casiraghi con Cristian Brocchi e nel terzo l’allenatore della nazionale di padel con l’ex campionessa del tennis Roberta Vinci. A parte i comici che erano scarsissimi (ride, ndr) gli altri erano tutti fenomeni».
Sullo sfondo resta l’amore per il Milan. «Non deve sperare di concludere la stagione centrando un posto in Champions league. Ci deve riuscire. Ogni componente della società si deve convincere che il traguardo sia raggiungibile». Forse è più semplice una volée.