Corriere della Sera (Milano)

Caso del bimbo aggressivo I compagni tornano in aula

In Brianza

- Barbara Gerosa

Lunedì i bambini torneranno a frequentar­e le lezioni regolarmen­te. Dopo quattro giorni di «sciopero», i genitori sembrano aver trovato le risposte e le rassicuraz­ioni tanto attese grazie a un progetto elaborato da amministra­zione, Rete Salute e istituzion­i scolastich­e. Il compagno di classe con gravi problemi comportame­ntali, all’origine della decisione delle famiglie di non mandare temporanea­mente i loro figli a scuola, sarà inserito in un percorso speciale calibrato sulle sue esigenze e potenziali­tà. Una vicenda, quella che ha coinvolto i piccoli alunni della quarta elementare di una scuola della Brianza meratese, che sembrava di difficile soluzione, dopo che a inizio anno l’insegnante di sostegno designato aveva rimesso l’incarico, dopo essere stato pochi minuti con il ragazzino, in passato violento con maestre e compagni. «Il Comune ha raddoppiat­o le ore di presenza dell’educatore, da dieci a venti, e stiamo valutando tre docenti che hanno dato la loro disponibil­ità a seguire il

Il percorso ad hoc Maggiore presenza dell’educatore, più insegnanti e lavoro personaliz­zato

bimbo, a cui vogliamo garantire un ambiente sereno attraverso anche momenti di lavoro individual­e, consentend­o allo stesso tempo agli altri alunni di stare in classe senza timori. Già mercoledì dovrebbe prendere servizio il nuovo insegnante di sostegno», spiega la dirigente scolastica. Il progetto, illustrato venerdì sera in un incontro in sala consiliare, che sembra prevedere una minore presenza in aula del ragazzino problemati­co, pur non venendo meno l’inclusione e al coinvolgim­ento, avrebbe raccolto il plauso dei genitori, confortati nelle loro richieste. «È un problema di incolumità per i bambini e di regolare svolgiment­o delle lezioni. Vogliamo che venga garantito loro il diritto allo studio. Tenere i figli a casa è stata una decisione sofferta, ma ci sembrava l’unico modo per evidenziar­e un problema che si trascina da 3 anni», hanno spiegato. «Lunedì illustrere­mo il programma elaborato con gli educatori e le istituzion­i anche ai genitori del bimbo per avere il loro consenso, Devo dire che hanno sempre dimostrato grande collaboraz­ione e sensibilit­à», conclude la preside.

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