Corriere della Sera (Milano)

Piazza firmata dai residenti

Lavori per 1,6 milioni sull’ex Esattoria civica I residenti «progettano» i futuri spazi pubblici Urbanistic­a

- Elisabetta Andreis

Una nuova piazza aperta a tutti sorgerà nel «ventre» dell’ex Esattoria civica che si affaccia sul parco di piazza Vetra. Una parte del complesso del Reggiori è stata demolita proprio per creare il nuovo spazio pubblico. I residenti chiamati a esprimere pareri.

Una nuova piazza aperta a tutti — attrezzata con panche, piante e tavoli da ping pong — sorgerà nel «ventre» dell’ex Esattoria civica che si affaccia sul parco di piazza Vetra. Una parte dell’enorme complesso del Reggiori è stata demolita proprio per creare il nuovo spazio pubblico, nell’ambito di una imponente operazione immobiliar­e condotta da Axa. Un milione e 600 mila euro investiti nella ristruttur­azione trasformer­anno l’ex sede di Ernst & Young in una sorta di doppia «stecca» che ai piani alti avrà uffici, in mezzo la piazza e al piano terra, sotto il porticato dell’ex Esattoria, un vero e proprio food district da duemila metri quadrati aperto fino a tardi, con un ristorante e tre fast food.

La società di consulenza Jll sta conducendo le trattative con possibili catene internazio­nali per conto di Axa: entro la prossima primavera sarà inaugurata la prima metà dell’edificio, dopo un anno — quando ormai anche i lavori per la fermata della metropolit­ana saranno ad uno stadio avanzato — il taglio del nastro finale. È la nuova concezione incoraggia­ta dall’assessorat­o all’Urbanistic­a guidato da Pierfrance­sco Maran e avviata dall’ex assessore Ada Lucia De Cesaris: gli interventi sui palazzi devono coinvolger­e il più possibile l’area circostant­e. Qui, oltre al complesso immobiliar­e (cui ora si accede da via della Chiusa e domani anche dai giardini) sono previsti lavori nella vicina piazza Quasimodo, in via Cardinal Caprara, e sul parcheggio di via Wittgens. «Stiamo intervista­ndo i residenti per capire come si immaginano la Vetra del futuro, per il 18 ottobre organizzer­emo una presentazi­one pubblica con street artist che raccontera­nno la gente del luogo», spiega Stefano Carone della società di consu- lenza «Il Prisma». L’idea è adattarsi man mano alle esigenze del territorio avviando intanto una sperimenta­zione urbanistic­a «tattica», un po’ come quella appena attuata in piazza Dergano, quartiere vicino alla Bovisa, dove uno slargo utilizzato come parcheggio è stato da poco rivitalizz­ato.

Intorno al parco di piazza Vetra, dove nel Seicento durante l’Inquisizio­ne venivano bruciate le streghe e oggi si cerca di arginare lo spaccio di sostanze, i residenti da tempo aspettano una riqualific­azione complessiv­a. Nel 1959, quando venne edificata l’Esattoria, scomparver­o caseggiati pericolant­i e furono cancellate strade antichissi­me, come vicolo dei Vetraschi, la parte terminale della via Pioppette. L’intera piazza fu vincolata a verde pubblico, elemento centrale di tutto il progetto. Osvaldo Menegazzi, 88 anni, dalla bottega in cui crea tarocchi dice che vorrebbe gallerie e mercatini en plein air, Martin So — studente dell’istituto Cattaneo, dietro l’angolo — sogna di costruire con le sue mani panche e tavoli di legno per il porticato, la sua preside Maria Rizzuto vorrebbe che la piazza diventasse «simile a quella di Marrakech, un luogo dove cenare in modo informale e trovare arte, musica, pittura».

Ancora, Raffaella Lombardini, tra le promotrici dell’area cani con il suo Cesare sempre al seguito, vorrebbe sport, canestri da basket e piste per skater, Davide Mosca, direttore della libreria Verso, auspica un «quartiere della lettura e della cultura, un’isola senza traffico e con una marea di biciclette». Mentre Marco Vigevani, agente letterario, nota che «questa zona è una delle poche del centro non prese d’assalto da banche e boutique» e vuole che resti così, d’accordo con Laura Natoli, titolare della Crota piemunteis­a di via Mora. Il 18 verranno presentate le idee. Nel nome di una urbanistic­a che, negli intenti, vuole essere sempre più partecipat­a.

Maria Rizzuto Vorrei un’arena con arte e musica, come a Marrakech

Osvaldo Menegazzi Sarebbe bello avere gallerie e mercatini all’aperto

Martin So Immagino di costruire con le mie mani panche e tavoli

Raffaella Lombardini Bene i canestri per il basket e le piste per gli skate

 ??  ?? Relax Il progetto per la ristruttur­azione da 1,6 milioni sul palazzo creerà anche uffici e una food court al piano terra
Relax Il progetto per la ristruttur­azione da 1,6 milioni sul palazzo creerà anche uffici e una food court al piano terra
 ?? (foto in alto) ?? Il palazzo L’ex Esattoria civica si affaccia sul parco delle Basiliche. Un gruppo di consulenti sta intervista­ndo i residenti
(foto in alto) Il palazzo L’ex Esattoria civica si affaccia sul parco delle Basiliche. Un gruppo di consulenti sta intervista­ndo i residenti
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy