Opera Lombardia punta su Rossini
Le celebrazioni per i 150 anni dalla morte di Rossini si avviano a conclusione, ma Opera Lombardia non manca l’occasione di dare il suo contributo aprendo il cartellone 2018-19 con «Il viaggio a Reims», capolavoro riportato alla luce solo nel 1984 al Rossini Opera Festival, con Abbado alla guida di un cast stellare (vi sono ben 14 personaggi, tutti con arie importanti). Stasera il teatro Sociale di Como (replica sabato, ore 20, € 15-73, 031.27.01.70) lo allestisce con Michele Spotti sul podio dei Pomeriggi Musicali e la regia di Michal Znaniecki, che ha voluto ambientare la vicenda «in un hotel termale, che permette di costruire una vera “gabbia di matti”, a volte caricaturali, a volte dolorosamente veri. Rossini ne è maestro e noi lo assecondiamo. Il Viaggio è una sorta di “Aspettando Godot” di Beckett dove Rossini crea uno squarcio della società che celebra se stessa, che vive le proprie ossessioni, paure, isterie; ma anche i piccoli conflitti di ogni giorno: piccoli amori, ritratti, vittime della moda, amanti segreti, timide ragazzine e forti imprenditrici del settore alberghiero. Da Rossini a oggi, quanto ci sorprenderà constatare che in un secolo e mezzo non è cambiato niente?». Gli altri titoli nei teatri lombardi sono «Tosca» di Puccini, «Falstaff» di Verdi, «Cavalleria rusticana» di Mascagni, «La voix humaine» di Poulenc e «Rinaldo» di Handel.