Il rifugio prende fuoco: cento gatti intrappolati
Il rogo a causa di un cortocircuito. Gara di solidarietà per aiutare i volontari
Un centinaio di gatti sono morti nella notte di mercoledì in seguito all’incendio divampato per un corto circuito al gattile di via Turati a Rho. Una casa protetta e accogliente che si è trasformata in una trappola di fuoco. «Abbiamo chiuso con il lucchetto come ogni sera. Poi l’orrore».
«Mercoledì abbiamo chiuso il portoncino con il lucchetto, come ogni sera. Alle tre di notte è arrivata la telefonata dei carabinieri che ci annunciava questo orrore». Paola Barbieri, presidente della onlus Dimensione animale di Rho, non riesce a trattenere le lacrime. È addolorata. Ma determinata. «È una tragedia, però adesso dobbiamo rialzarci, dobbiamo ricostruire un rifugio anche in ricordo dei mici morti nell’incendio».
Del gattile in via Turati, a Rho, che l’associazione gestiva dal 2007, non rimane più nulla. Un rogo divampato nella notte fra mercoledì e giovedì ha distrutto completamente l’edificio, che ieri mattina aveva un aspetto spettrale. Oltre ai muri portanti, rimanevano in piedi solo le recinzioni, che dividevano gli ambienti in grandi reparti, dove i gatti erano liberi di muoversi. Una casa protetta e accogliente che mercoledì si è trasformata in una trappola di fuoco. Gli animali, un centinaio fra adulti e cuccioli, non hanno avuto scampo. Sesamo, Alastor, Wladimiro, Perla. E Tonio, diventato la mascotte del gattile perché era stato rubato e poi ritrovato. Anche lui è morto tra le fiamme, come tutti gli altri. I pompieri sono riusciti a salvare solo cinque mici, ora ricoverati in una clinica veterinaria. Hanno avuto il tempo di allontanarsi e di salvarsi, invece, una decina di esemplari che vivevano in una colonia proprio accanto al rifugio. Salvi anche undici cani, ospiti della parte della struttura più lontana dalle fiamme.
L’ipotesi di un gesto doloso, circolata inizialmente, aveva scatenato l’indignazione sui social network. Invece, stando agli accertamenti, le fiamme sarebbero divampate per un cortocircuito, partito da un quadro elettrico. Le indagini di carabinieri e polizia locale continuano. «La porta era ancora chiusa a chiave — racconta Paola —. Non riusciamo a capire cosa fosse successo. Non c’erano macchinari accesi, se non il frigorifero con le medicine. Avevamo il salvavita e ha funzionato». La struttura è così malridotta che dovrà essere demolita. Un incubo che le volontarie hanno già vissuto 18 anni fa. Nel 2001, il gattile, fondato negli Anni Novanta, aveva sede in un prefabbricato di legno in via Redipuglia. Anche quello andò in fiamme per colpa di un cortocircuito. Ma la struttura non aveva nulla a che vedere con quella di via Turati, che era molto più grande e dotata di impianti a norma. «L’incendio mi ha lasciato sgomento — dice il sindaco, Pietro Romano —. Ho già dato la disponibilità dell’amministrazione a collaborare per ricostruire la struttura». Simone Giudici, consigliere d’opposizione, propone «di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri comunali al gattile». Al rifugio, ieri, è arrivata anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana animali e ambiente: «Aiuteremo i volontari perché il gattile di Rho rendeva un servizio importantissimo al territorio». Per aiutare la onlus, domani e domenica si potrà donare cibo per animali, coperte, piatti di plastica, al banchetto davanti in corso Europa 325 a Rho.