Il giallo dei treni di Lourdes ai pendolari
«Nove convogli dismessi dal trasporto dei pellegrini». Fontana: possibile. Alt da Fs
Itreni di Lourdes in Lombardia? L’ipotesi è nell’aria da tempo. Fontana annuisce: potrebbe essere. La politica ne discute (e sorride). Fs, alla fine, smentisce. Un passo indietro. Il 31 agosto l’ad di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti annuncia che a ottobre fornirà nove treni alla Lombardia per tamponare l’emergenza ferroviaria. Ai giornalisti che vogliono sapere da dove compariranno queste carrozze, Battisti prima risponde con un generico «compattamento delle flotte», poi parla di «treni che fanno trasporti verso destinazioni religiose, come Lourdes». La possibilità viene ripresa ieri da Affaritaliani e confermata dal governatore Attilio Fontana: «Stiamo aspettando di chiudere l’accordo, entro fine mese Fs ci manderà la sua proposta e, appena arriverà, sapremo cosa ci propongono». Convogli che si sarebbero resi disponibili perché sta diventando difficile arrivare a Lourdes sui binari. Solo qualche giorno fa monsignor Paolo Angelino, presidente dell’Oftal, parlava di tempi interminabili (passati da 15 a 26 ore) e di viaggi «resi sempre più impossibili» in una lettera pubblicata dal Corriere. Facile l’ironia dell’opposizione. «Sembra una battuta» per il consigliere pd Pietro Bussolati. Ma Fs precisa che i treni in arrivo in Lombardia saranno convogli usati per i servizi commerciali regionali: cinque Ale 582, due Media distanza e due Vivalto.