Corriere della Sera (Milano)

Smantellat­o il call center della droga a domicilio

- Barbara Gerosa

«Non so se hai capito, ho 470 clienti. Sai cosa vuol dire 470 persone? Ti chiamano spesso, tutte, già alle otto del mattino… un casino. Mi serve quello che risponde al telefono». Nelle intercetta­zioni uno dei pusher si lamenta con la sua ragazza per il troppo lavoro. Gli acquirenti sono «i malati», li chiamano così in gergo tra di loro, e di pazienti da «curare» ne avevano moltissimi, tanto da dover attivare una sorta di call center operativo 24 ore su 24 per raccoglier­e gli ordini e smistare le consegne. In un anno gli inquirenti hanno documentat­o lo spaccio di oltre 8mila dosi di droga, 300 mila euro il valore, ma la certezza è che il giro di affari sia molto più ampio, la stima è di 3200 clienti. Smantellat­a dalla squadra mobile della Questura di Lecco, con l’ausilio dei colleghi di Como, una vasta organizzaz­ione criminale, composta da tre batterie, che gestiva il

Le intercetta­zioni «Ho 470 “malati” da curare, non riesco, mi chiamano già alle otto del mattino»

traffico di hashish, cocaina ed eroina tra le due province lariane, arrivando fino a Monza e con indagini ancora in corso che portano a Milano e Varese. Diciassett­e le misure cautelari, di cui 12 in carcere e 5 con obbligo di firma. Nelle ultime ore ne sono state eseguite sette. Cinque magrebini, tutti clandestin­i, di età compresa tra i 26 e i 35 anni, sono finiti in manette. Nei guai anche una ventenne italiana fidanzata con un pusher. Poliziotti sulle tracce di chi è sfuggito all’arresto. «Sospettiam­o che alcuni dei ricercarti siano già rientrati in Marocco. Molti vengono infatti in Italia apposta per condurre questo tipo di attività criminale, che consente di fare tanti soldi in breve tempo. Dopodiché tornano nei loro paesi», spiega il dirigente della squadra mobile di Lecco, Danilo Di Laura. Vere e proprie batterie di spacciator­i, organizzat­e attraverso un call center: il cellulare sempre acceso e l’invio del pusher più vicino a chi fa l’ordine. Aree boschive, piazze e parcheggi delle stazioni i luoghi dello smercio della droga a buon mercato: quaranta euro per mezzo grammo di cocaina. «C’è un giocattolo?», chiede un cliente. «Sto facendo da mangiare, è pronto tra venti minuti», rispondono dal centralino per dire che stanno preparando le dosi per la consegna. Poi l’ordine al fattorino: «Fai in fretta, c’è un malato che ci sta aspettando».

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