Corriere della Sera (Milano)

TARI E «MODELLO MILANO» SE L’IMPASSE È BUROCRATIC­A

- Franco Portinari Franco Manuel Porcelluzz­i gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, ai primi di settembre mi ritrovo in casella cinque raccomanda­te del Comune che accertano la mia evasione della Tari dal 2013 al 2017. Mi viene imputato di aver denunciato la metà circa dei metri quadrati dell’abitazione. E quindi avere evaso la tassa per l’altra metà. È falso e mi indigno. L’accertamen­to ignora che avendo qui la sede anche del mio/nostro studio (ci lavoriamo io e mia moglie) di grafica e illustrazi­one, pago già l’altra metà della metratura dal 2007.

Telefono al numero indicato. Risponde un giovanotto che prende nota e, comunicand­omi un numero di pratica, mi congeda dicendo che sarò richiamato entro dieci giorni. Ieri ho ricevuto finalmente la telefonata promessa: meno male, penso, così, carte alla mano, chiarirò la faccenda. Macché! Illuso. Al telefono mi comunicano che devo rispedire all’ufficio mittente delle raccomanda­te il modulo di «autotutela» allegato. L’operatrice non vuole sentire le mie ragioni. Non ha mai sentito parlare di uso promiscuo di un’abitazione.

Morale: nonostante negli anni, avessi pagato anche di più, sommando le due metrature, l’anonima impiegata non fa nessuna verifica. Non controlla nemmeno che avevo mandato con la Pec le lettere comprovant­i la mia posizione. Niente: la trafila burocratic­a va seguita, devo dimostrare la mia innocenza a un ente sordo che parte dalla certezza che io sono un colpevole evasore. Ma che modello è Milano? Caro Schiavi anch’io come il signor Valli (Corriere del 25/9) ho preso contatto con lo 02/02.02 e inviato un e-mail a tassarifiu­ti@comune.milano.it (senza risposte) per chiedere cosa fare non avendo ricevuto il bollettino per il pagamento della tassa ormai in scadenza (1 ottobre). Alla fine l’impiegata mi ha detto di pazientare, c’è stato un disguido postale e la scadenza è stata prorogata a fine ottobre. Sarà vero?

Caro Portinari e caro Porcelluzz­i, siamo affratella­ti da un comune destino: quello dei bollettini e della burocrazia. E dalla sensazione di pagare e pagare senza mai sentirci sicuri di aver fatto il nostro dovere. Quando capita di trovare un impiegato/a gentile è come vincere al lotto. La Tari sta diventando un rompicapo ed è uno dei motivi della disaffezio­ne tra cittadini e politica. Ma non si era parlato di semplifica­zione? Ps (scadenza 1 ottobre per la rata unica e 31 ottobre per la seconda rata)

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