Pneumatici da Formula 1 Tecnologia e manualità
Il laboratorio dove nascono i mitici pneumatici da Formula 1: «Tutto diverso da come ce lo si immagina — assicurano dal quartier generale Pirelli, che apre le porte del suo fiore all’occhiello, in via Chiese 51 —. È un luogo di lavoro e relazioni personali in cui convivono ricerca, tecnologia, abilità manuale. Tutto si muove veloce nel campo delle gomme. Cambia la tenuta di strada, si accorcia lo spazio di frenata. Essenziale il lavoro di squadra».
I visitatori potranno assistere ad alcuni test utilizzati da Pirelli per lo sviluppo dei pneumatici stradali e soprattutto da competizione. Nel 2010, l’ingresso nel mondo della Formula 1 è stato come un anno zero, una specie di bigbang. A giugno i professionisti hanno deciso l’obiettivo e iniziato il lavoro, entro la metà di agosto dovevano essere pronti a gommare la discesa in pista. È stata corsa contro il tempo ma ce l’hanno fatta. Pirelli, che investe oltre il 3 per cento del fatturato in ricerca, lavora con anni di anticipo sugli ordini. «Per arrivare prima e meglio degli altri a prototipi performanti sono decisivi i calcoli di simulazione». Praticamente si misurano con un mondo che tecnologicamente ancora non esiste. (el.an.)
Velocità Tutto si muove rapido nel campo delle gomme Cambiano la tenuta di strada e la frenata Il lavoro di squadra è essenziale