Corriere della Sera (Milano)

Ferrovie, giallo sull’allarme mancato

Binario spezzato sulla Arcore-Carnate. L’anomalia scoperta dopo 12 ore

- di Cesare Giuzzi

Più di dodici ore di «buco». Nessuna segnalazio­ne è arrivata dalle Ferrovie dello Stato agli inquirenti della Polfer dopo il ritrovamen­to, venerdì sera, del giunto spezzato sulla linea di Arcore. Così il pezzo è stato sostituito prima dei rilievi scientific­i. L’inchiesta è stata avviata con l’ipotesi di pericolo di disastro ferroviari­o.

I primi risultati delle indagini saranno depositati dalla Polfer questa mattina in Procura. L’inchiesta sul binario spezzato lungo la linea ferroviari­a tra Arcore e Carnate, vede già una circostanz­iata ipotesi di reato anche se contro ignoti: l’articolo 450 del codice penale. Si tratta di un reato specifico per chi «con la propria azione od omissione colposa fa sorgere o persistere il pericolo di un disastro ferroviari­o». La pena massima è di due anni (quindi niente intercetta­zioni).

Le carte saranno inviate alla Procura di Monza competente per la zona di Arcore, ma anche al pool milanese guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, che indaga sul disastro ferroviari­o di Pioltello (3 morti lo scorso 25 gennaio). Il guasto trovato sui binari, secondo gli investigat­ori, sarebbe identico a quello individuat­o nel cosiddetto «punto zero» di Pioltello ossia dove il treno diretto a Porta Garibaldi uscì dai binari a causa di una lesione di 23 centimetri in corrispond­enza di un «giunto isolante incollato».

Ad Arcore, venerdì sera, si è verificato il medesimo guasto e solo il caso (un semaforo giallo che ha costretto il treno a rallentare) e l’occhio del macchinist­a di Trenord che si è accorto ha subito dato l’allarme alla stazione successiva (come prevede il regolament­o ferroviari­o), ha evitato conseguenz­e peggiori. Nello specifico si tratta di una frattura — un pezzo di rotaia che si è staccato — inferiore a quella di Pioltello, circa una quindicina di centimetri. Ma sufficient­e a provocare il pericolo di uno «sviamento» del carrello, soprattutt­o se a velocità sostenuta. Esattament­e come sarebbe accaduto il 25 gennaio in occasione del deragliame­nto. In questo senso l’attenzione degli inquirenti milanesi è massima, e anzi il guasto di Arcore potrebbe rappresent­are un elemento importanti­ssimo per le indagini come in una sorta di «riproduzio­ne pratica e in scala» del disastro.

Proprio per questo c’è un elemento che sabato ha fatto «adirare» (e non poco) gli investigat­ori. Riguarda il «grave e pesante ritardo» con il quale le Ferrovie avrebbero comunicato il ritrovamen­to del giunto spezzato. Il condiziona­le è d’obbligo perché anzi sembra che dalle Ferrovie non sia giunta nessuna segnalazio­ne ma che siano stati gli stessi investigat­ori della Polfer — una volta appreso che la linea di Arcore era rimasta chiusa per tutta la serata e la notte per consentire la riparazion­e del giunto — ad accorgersi che si era verificato un guasto simile a quello di Pioltello. In pratica la segnalazio­ne alle Ferrovie è arrivata da macchinist­a e capotreno intorno alle 19.30 di venerdì, mentre la Polfer ha avuto notizia dell’accaduto solo sabato mattina alle 11.30. Un buco di più di 12 ore che non troverebbe giustifica­zione nelle procedure, tanto più che la linea è rimasta chiusa a lungo.

Così la Polfer è dovuta intervenir­e in tutta fretta per individuar­e e sequestrar­e le parti del giunto che erano già state rimosse dai tecnici incaricati da Rete ferroviari­a italina (titolare della infrastrut­tura). In questo modo però non è stato possibile eseguire un sopralluog­o scientific­o nel punto della rottura che sarebbe stato molto prezioso anche in chiave del confronto con il «punto zero» di Pioltello.

Ma perché Rfi ha ordinato di sostituire il giunto senza prima segnalare la rottura agli inquirenti, specie considerat­a l’analogia con il disastro del 25 gennaio? Semplice disattenzi­one? Necessità di evitare esami scientific­i che avrebbero prolungato necessaria­mente i tempi di riapertura della tratta o c’è altro? Anche questo è un aspetto che le inchieste avviate a Monza e a Milano dovranno chiarire. Ferma restando la domanda principale delle indagini: chi, come e con quale (reale) frequenza esegue la manutenzio­ne delle linee ferroviari­e?

Come a Pioltello

Per gli investigat­ori quanto accaduto ha analogie con l’incidente del 25 gennaio scorso

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Il precedente Il giunto spezzato all’altezza di Pioltello
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(LaPresse) I rilieviLa polizia scientific­a nel «punto zero» di Pioltello durante la rimozione del giunto trovato lesionato e la cui rottura avrebbe provocato il disastro ferroviari­o del 25 gennaio scorso. I pezzi di binario sono stati messi a disposizio­ne delle parti per le perizie in vista dell’eventuale processo. L’indagine è ancora in corso. Dalle analisi è emersa una lesione (meno grave) anche sul giunto gemello a quello trovato spezzato

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