Corriere della Sera (Milano)

Il benzinaio falso rapinatore «Visto la pistola sono fuggito»

Turbigo

- Francesco Sanfilippo

«Tutto è durato pochi secondi. Stavo entrando in auto dopo aver estratto la cassaforte del distributo­re. Seduto accanto a me c’era il mio collega. In un attimo si è affiancata un’auto, è sceso un uomo e mi ha puntato una pistola a circa un metro da me. Non sono certo che si sia qualificat­o come carabinier­e, ma di sicuro non ho visto né un tesserino né una placca di riconoscim­ento… qualcosa forse ha detto ma io, con quella pistola davanti, ho temuto si trattasse di un rapinatore e sono schizzato via». È il racconto di Stefano Corradi, 58 anni, il gestore del distributo­re della Sommese Petroli di Turbigo, in via Milano, dove alle 18 di sabato si è consumato un gran fraintendi­mento: un carabinier­e in borghese che crede di aver sorpreso un ladro, perché troppo vicino, con la sua auto a motore acceso e con una portiera aperta, al distributo­re e un addetto alle pompe di carburante convinto di trovarsi di fronte a un rapinatore. «Sono stati momenti concitati, ha avuto paura…Non nego di aver temuto il peggio. Ero al volante. Da una parte avevo quell’uomo che puntava la pistola e dall’altra, seduto accanto a me, il mio collega che mi esortava a premere l’accelerato­re… del resto, cosa avrebbe fatto lei davanti a una pistola puntata?». «Se il carabinier­e si è qualificat­o? Non mi sembra — continua Corradi— . Se ha detto qualcosa, non ho capito. So solo che impugnava la pistola con due mani e non mi ha fatto vedere documenti o altro. Sono partito a gran velocità, speravo solo che non mi inseguisse. Poi ho sentito due spari, che hanno colpito la gomma posteriore sinistra. Ho accelerato e mi sono rifugiato in una stradina secondaria e lontana dal distributo­re. Da lì ho chiamato i carabinier­i per raccontare il fatto». Nello stesso momento anche il carabinier­e in borghese, convinto di essersi imbattuto in un ladro, chiama i colleghi. Tutto si sarebbe chiarito poco dopo. Il militare, secondo alcuni testimoni di un bar, si sarebbe qualificat­o. Di certo per il benzinaio, nel settore dal 1981, la paura di essere rapinato ha giocato un ruolo: ha già subito una rapina, mentre sua moglie ne ha subite due.

Il racconto

Il malinteso con un carabinier­e «Momenti concitati, ho avuto paura»

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