Nomine sanità Spariscono i quiz per la selezione
Fontana cancella il quiz anonimo voluto da Maroni. Il Pd attacca: addio meritocrazia
Nelle nomine della Sanità ci sarà ancora meno merito e sempre più politica? La domanda nasce perché la Regione cambia il metodo di selezione dei manager che dal prossimo gennaio guideranno gli ospedali lombardi. Lo fa con una delibera che elimina il quiz anonimo per individuare i migliori e lo sostituisce con un colloquio individuale. E scoppia la polemica.
sparita la croce che in piazza Duca d’Aosta ricordava Angelo Squassi, partigiano di 14 anni fucilato dai nazisti. «Ferma» la condanna del Comune che aveva riqualificato la lapide un anno e mezzo fa e che si dice pronto a costruirne una nuova. «È stato un atto vile e inaccettabile che oltraggia ancora una volta un simbolo della Resistenza di Milano medaglia d’oro», ha commentato l’assessore Pierfrancesco Maran. per curriculum e competenze. Alla fine il bilancio dell’epoca Maroni è di 15 nomine in quota Lega, 12 Forza Italia e 11 Nuovo Centrodestra e uno Fratelli d’Italia. Legge cambiata
La possibilità di selezionare i manager ospedalieri con un quiz è prevista dalla Riforma della Sanità dell’agosto 2015. È la norma che adesso viene cambiata con la delibera approvata lunedì: «Sono soppresse — si legge nel provvedimento — le parole: “Avvalendosi per la selezione di test, questionari e/o colloqui individuali”». La scelta — come preannunciato nel bando per le candidature pubblicato lo scorso 28 giugno — è di procedere con colloqui individuali da utilizzare al posto del test per definire la lista dei 100 da cui poi sceglierà la politica. Ma il quiz garantisce indipendenza perché anonimo, il colloquio con il faccia a faccia ovviamente meno.
La commissione terza Per valutare il risultato dei test e, più in generale, i curricula dei candidati direttori generali, la legge di Riforma della Sanità prevede l’istituzione di una commissione indipendente, ai tempi composta da un rettore (Gianluca Vago), un ingegnere gestionale (Cristina Masella) e un bocconiano (Francesco Longo), incaricati rispettivamente dalle istituzioni scientifiche, dalla Regione e dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali). Il ruolo della commissione, che dovrà offrire alla politica la short list di 100 nomi (su quasi 300 aspiranti) è confermato anche quest’anno, come prevede la legge: i nomi di chi la comporrà sono attesi a ore, con un’attenzione particolare alla riconferma o meno di Gianluca Vago, nel frattempo diventato consigliere personale del governatore Attilio Fontana.
La delibera del Pirellone