Area B, campagna social E avvisi postali a chi sgarra
Filtro anti-diesel, da gennaio le nuove misure
Dalle tangenziali ai social network. Con un budget di almeno 150 mila euro per Sant’Ambrogio scatterà la campagna informativa del Comune per comunicare a milanesi — e non — che dal 21 gennaio le macchine inquinanti (auto a benzina Euro 0 e gasolio Euro 0, 1, 2 e 3) non potranno più entrare in città. «Vogliamo che tutti sappiano per tempo che l’auto che inquina non va usata» spiega l’assessore Marco Granelli.
La più grande campagna di comunicazione di Palazzo Marino. Un budget di «almeno» 150mila euro per informare i milanesi — ma soprattutto i non milanesi — che dal 21 gennaio le macchine inquinanti (auto a benzina Euro 0, gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2 e Euro 3) non potranno più entrare in città.
La campagna per Area B, il nome scelto dal sindaco Beppe Sala quest’estate per battezzare la low emission zone, che scatterà appunto col nuovo anno e con l’accensione sell prime telecamere (una dozzina) ai primi varchi d’ingresso, inizierà nella settimana di sant’Ambrogio con l’affissione di decine di maxicartelloni che si affacceranno sulle tangenziali per ricordare ai pendolari che da lì a 40 giorni i diesel inquinanti saranno banditi dalle strade cittadine.
La campagna di informazione sui cartelloni procederà a cerchi concentrici: dopo il passaggio sulle tangenziali, i cartelloni arriveranno in una seconda fase in periferia, nei quartieri in prossimità dei varchi d’accesso, e poi a gennaio nel centro cittadino. Non solo. Il Comune comprerà un nuon numero di spazi pubblicitari su tv e radio locali e sui siti d’informazione online. Sarò soprattutto la prima campagna di massa che il comune lancerà sui social
network, attraverso messaggi a pagamento. Gli automobilisti troveranno poi, dal 21 gennaio in avanti, le indicazioni sui divieti e sulle infrazioni lungo le stradi provinciali d’accesso in città e persino ai caselli autostradali.
C’è una premessa, però: i blocchi del traffico sono sulla carta già in vigore da lunedì scorso, per via del Piano Aria delle Regione che blocca di fatto gli stessi veicoli che saranno poi oggetto dei divieti del Comune. Stressi orari e stessi giorni di applicazione (dal lunedì alle venerdì, dalle 7.30 alle 19.30). La differenza è però sostanziale; intanto perché il provvedimento comunale non avrà carattere stagionale e anzi andrà a estendersi, dall’ottobre dell’anno prossimo, ai diesel Euro 4. E poi perché le trasgressioni ai divieti, oggi individuate attraverso i normali controlli della polizia locale, dal 21 gennaio saranno certificate dall’occhio delle telecamere: una dozzina per iniziare, per poi, a regime, arrivare alla sorveglianza elettronica di ognuno dei 186 varchi d’ingresso della città.
Ogni automobilista avrà comunque a disposizione un bonus di 50 ingressi. Funzionerà così: la prima volta che un veicolo «bandito» entrerà in città da uno degli accessi sorvegliati, il proprietario riceverà una lettera nella quale sarà avvisato dell’avvenuta infrazione e della possibilità di beneficiare di altri 49 ingressi «liberi». Poi però pioveranno le multe «vere» (da 80 euro).
«Area B serve a migliorare la qualità dell’aria in città, vogliamo che tutti sappiano per tempo che l’auto che inquina non va usata», dice l’assessore alla Mobilità Marco Granelli: «Anche per questo siamo stati più volte al ministero e abbiamo ottenuto, per la prima volta in Italia, la possibilità di mandare una lettera a chi entra in territorio urbano con un’auto vietata. Uno strumento rivoluzionario che consentirà di informare i proprietari di veicoli senza doverli multare per 50 passaggi ogni anno. La lettera viene spedita una volta, al primo passaggio».