«ReProduction» tra dramma e ironia
È possibile replicarsi nella vita e nell’arte? Figli e opere possono convivere? Un gruppo di artisti tra i 30 e i 40 anni s’interroga sul tema orologio biologico con «ReProduction», nuovo lavoro della compagnia Phoebe Zeitgeist (Teatro Fontana domani e sabato 6 ottobre, via Boltraffio 21, ore 20.30, 10 euro, tel.02. 69.01. 57.33).
«Per il nostro decimo compleanno», dice Giuseppe Isgrò, autore e regista, «abbiamo deciso di festeggiare con una drammaturgia tutta nostra, una commedia dall’ironia corrosiva, una sorta di telefilm a tinte acide e un’atmosfera melò volutamente irreale». Al centro della vicenda Fratta, un’artista in crisi che vorrebbe tanto un figlio da Lui, ma si accontenta di sublimare la sua urgenza con un Cicciobello, un bambolotto feticcio che si rivelerà presto un mostro capace di dominare ogni aspetto della sua vita. A farle da contraltare Artyparty, la sua amica intellettuale, che rifiuta l’idea di figliare a favore di una carriera artistica. Attorno un vortice di amici-assistenti dai nomi bizzarri, tra cui Leprotto di Mamma, Conigliotto Bigotto, e un Gatto con lo zaino blu, portavoce del delirio collettivo, «qui tutti i personaggi sono schiacciati tra il bisogno e l’impossibilità di essere autentici, in continua lotta con la banalità del quotidiano».