Corriere della Sera (Milano)

Caro-affitti in città Canoni su del 6% Record Lorenteggi­o

Palazzo Marino: più incentivi sulle locazioni

- Maurizio Giannattas­io

Offerta in calo, domanda in aumento e come diretta conseguenz­a prezzi alle stelle. Milano e il caro-affitto. Un record poco invidiabil­e. O quanto meno a due facce. Se da una parte conferma il potere di attrazione della città che non ha conosciuto sosta da Expo in poi, dall’altra rappresent­a un enorme problema per chi, soprattutt­o giovani, precari e anziani, deve far fronte a un esborso pari a quasi due terzi dello stipendio o della pensione. Se ne è parlato ieri a Week Rent con il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore alla Casa, Gabriele Rabaiotti e gli stakeholde­r dell’abitare sociale. Obiettivo: trovare soluzioni condivise per far fronte alle carenze abitative della locazione e al caro affitti. Prima però alcuni numeri del centro studi del portale Idealista. Il capoluogo lombardo è la città più cara per gli affitti: la media è di 18 euro a metro quadrato contro una media nazionale di 8,8 euro. A Roma ci si ferma a 13,5 euro, a Napoli il costo è di 10,9 euro, a Bologna si arriva a 12,4 euro. E il trend non sembra conoscere pause. L’incremento dei prezzi nell’ultimo trimestre è stato del 3,4 per cento. Su base annuale l’aumento è stato del 5,8 per cento. In alcuni quartieri l’incremento annuale è stato a due cifre. Al primo posto Lorenteggi­o-Bande Nere con un incremento del 14,2 per cento. Se un anno fa affittare un appartamen­to in zona costava 13,2 euro a metro quadrato, adesso si arriva a 15. Segue il centro storico con una variazione dall’anno scorso a oggi dell’11 per cento. Costo a metro quadro: 24,2 euro. Un anno fa era di 22,9. Anche la zona Certosa ha fatto un balzo in avanti del 10,3 per cento, 14,8 euro rispetto a 13,4. Poco più indietro l’area tra i Navigli e la Bocconi con un incremento del 10,2 per cento. Affittare un metro quadro costa 20,1 euro. Nel 2017, 18,2 euro. Sempre a due cifre la crescita della zona CermenateM­issaglia con il 10,1 per cento di incremento. In soldoni, si passa dai 14,6 euro del 2017 ai 16 euro del 2018.

Inversamen­te proporzion­ale all’aumento dei prezzi è il calo degli appartamen­ti in affitto. Sempre secondo il centro studi di Idealista la diminuzion­e è del 10 per cento. Attualment­e le case in offerta sul sito sono 9.300 contro le 10mila e 300 del 2017. A fronte di un aumento dell’80 per cento di richieste rispetto all’anno precedente. Una situazione complessa, dove il ruolo del Comune è quello di uno dei tanti attori in partita. «In prospettiv­a — ha detto il sindaco Sala — noi non riteniamo che si possa aggiungere molta nuova edilizia popolare, ma dovremo lavorare su due fronti: da un lato perché ci sia mobilità, perché se chi entra in una casa in affitto poi ci sta trent’anni, la questione non si risolve; e poi perché si possa aggiungere un’altra parte di residenzia­le convenzion­ata che nasca da vincoli urbanistic­i che noi diamo». Vincoli e agevolazio­ni. Li spiega Rabaiotti. «Una ricetta facile non c’è. I nostri sforzi sono orientati a convertire contratti di locazione sul libero mercato in contratti a canone concordato, con una riduzione dell’affitto pari indicativa­mente al 25-30%, a fronte di un’agevolazio­ne pubblica a compensazi­one». Un’operazione che potrebbe calmierare sensibilme­nte i prezzi e che sta già funzionand­o su diversi immobili con contratti attivi. «Quello che non stiamo riuscendo a fare — conclude l’assessore — è portare gli appartamen­ti sfitti del mercato privato verso il canone concordato. Su questo vedremo di agire con incentivi o misure particolar­i, che al momento sono legati alla fiscalità generale, con la riduzione della cedolare secca, a quella locale, ossia Imu, Tari e Tasi, e a un bonus una tantum alla proprietà alla sottoscriz­ione del contratto, che varia tra i 1.200 e i 2 mila euro».

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Denuncia ● Claudio Bianchini (foto) amministra­tore di un centinaio di condomini tra Milano e hinterland● Denuncia la situazione di uno stabile dove il debito di due persone (50 mila euro) tiene in ostaggio gli altri 94 inquilini
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In giunta L’assessore comunale a Lavori pubblici e Casa, Gabriele Rabaiotti

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