Manager ospedalieri «La legge Madia non esclude i quiz» Scontro tra i tecnici
Il parere degli Uffici legislativi
«La legge Madia non impedisce a Regione Lombardia di selezionare i manager ospedalieri con un quiz». La questione anima da giorni i palazzi del Pirellone: nelle nomine della Sanità lombarda, in calendario per dicembre, ci sarà ancora meno merito e sempre più politica? La domanda nasce dopo che una delibera di lunedì della giunta elimina il test anonimo per individuare la lista con i 100 migliori candidati e lo sostituisce con un colloquio, andando a modificare la legge di Riforma della Sanità dell’agosto 2015. Il governatore Attilio Fontana ha spiegato al Corriere (dopo — dicono i ben informati — avere fatto chiedere un parere ai tecnici ministeriali che l’hanno indirizzato sull’esclusività del colloquio): «La decisione di cambiare il processo di selezione deriva dalla legge Madia. È più semplice e oggettivo il quiz, ma noi dobbiamo adeguarci». Di ieri, l’opinione di alcuni tecnici ministeriali del Legislativo che hanno lavorato al decreto al fianco dell’ex ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia che danno il loro punto di vista: «La normativa nazionale prevede i requisiti per selezionare i manager in modo più trasparente e meritocratico con requisiti di stringente professionalità per tutto il territorio italiano (Albo nazionale, più preselezione per titoli o colloqui), ma la legge non esclude che la Regione possa eventualmente prevedere anche i quiz, considerata l’autonomia regionale e le previsioni della legge lombarda». L’ex ministro Madia specifica: «Con la riforma, la selezione meritocratica è assicurata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale».