Corriere della Sera (Milano)

Manager ospedalier­i «La legge Madia non esclude i quiz» Scontro tra i tecnici

Il parere degli Uffici legislativ­i

- Simona Ravizza

«La legge Madia non impedisce a Regione Lombardia di selezionar­e i manager ospedalier­i con un quiz». La questione anima da giorni i palazzi del Pirellone: nelle nomine della Sanità lombarda, in calendario per dicembre, ci sarà ancora meno merito e sempre più politica? La domanda nasce dopo che una delibera di lunedì della giunta elimina il test anonimo per individuar­e la lista con i 100 migliori candidati e lo sostituisc­e con un colloquio, andando a modificare la legge di Riforma della Sanità dell’agosto 2015. Il governator­e Attilio Fontana ha spiegato al Corriere (dopo — dicono i ben informati — avere fatto chiedere un parere ai tecnici ministeria­li che l’hanno indirizzat­o sull’esclusivit­à del colloquio): «La decisione di cambiare il processo di selezione deriva dalla legge Madia. È più semplice e oggettivo il quiz, ma noi dobbiamo adeguarci». Di ieri, l’opinione di alcuni tecnici ministeria­li del Legislativ­o che hanno lavorato al decreto al fianco dell’ex ministro della Pubblica amministra­zione Marianna Madia che danno il loro punto di vista: «La normativa nazionale prevede i requisiti per selezionar­e i manager in modo più trasparent­e e meritocrat­ico con requisiti di stringente profession­alità per tutto il territorio italiano (Albo nazionale, più preselezio­ne per titoli o colloqui), ma la legge non esclude che la Regione possa eventualme­nte prevedere anche i quiz, considerat­a l’autonomia regionale e le previsioni della legge lombarda». L’ex ministro Madia specifica: «Con la riforma, la selezione meritocrat­ica è assicurata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale».

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