TRAM OBSOLETI, PIÙ «CARRELLI» MENO SIRIETTI

Avrete letto anche voi la notizia dei tram storici da rottamare. E sono certo che siete tra i firmatari della petizione online che vuole invece salvarli, destinandoli al futuro museo dei trasporti pubblici lombardi. Ma io vorrei fare sottovoce, da quest’angolo del Corriere, due proposte. La prima: perché non rimettere invece in circolazione quelle vetture del ‘26 , del ‘35 o del ‘53 (i «Carrelli») che sono così belle e comode? Ancora oggi non circola forse un tram come il 10 che ha più o meno l’età dei «rottamandi»? E rivedere in giro per Milano i 42 condannati (tanti sono), non significherebbe migliorare il servizio su tutte le linee? Seconda proposta: cari signori se c’è un tram che meriterebbe il museo

(o la rottamazione?...) questo è il Sirietto, con la sua linea aerodinamica e con le sue tremende scomodità interne. La disposizione dei sedili nella prima come nell’ultima parte del

14 e dei suoi simili, in file dirimpettaie, rende angusto lo spazio per i passeggeri che non riescono a sedersi.

Ed è inevitabile, per gli scossoni alle fermate o in curva, salire sulle scarpe dei compagni di viaggio seduti. Così, anche chi non ha alcuna intenzione di fare qualcosa che molesti il proprio simile, sul 14 impara a pestare i piedi al prossimo. E dunque, caro Pirellone: mandi al museo (o in pensione) il 14 e restituisca, per favore, al nostro amore gli splendidi tram storici!