Da Tiziano a Monet un affresco dell’arte firmato Vittorio Sgarbi
Di Michelangelo ha più volte detto che il suo è il racconto della contemporaneità e di un pensiero talmente grande che, in seguito, ogni artista ha dovuto fare i conti con lui. Ha definito Caravaggio un pittorefotografo, sottolineandone la capacità di riportare sulla tela la realtà senza edulcorazioni. E ancora, riferendosi a Tiziano, ha parlato di un pittore che ha abbattuto muri e superato convenzioni, per offrire una nuova interpretazione del mondo e l’elezione del colore. È ormai ben conosciuto il modo, coltissimo e teatrale, vibrante di passione e spesso irreverente, pieno di colpi di scena e di parallelismi estrosi, con cui Vittorio Sgarbi racconta l’arte, riuscendo ogni volta ad avvicinare alle opere, svelandole, anche il pubblico meno preparato. Il critico e storico ferrarese tiene oggi in tarda mattinata al Teatro Franco Parenti, nel calendario della rassegna «Autunno ai Bagni Misteriosi», una lectio magistralis dal titolo «L’autunno del nostro talento» (via Pier Lombardo 14, foyer basso, ore 11.30, biglietto 15 euro).
Che cosa aspettarsi? Un viaggio, all’inizio completamente italiano, che tocca l’universo, i capolavori e le personalità di Michelangelo, Bellini, Parmigianino, Tiziano, Caravaggio e Guercino; un viaggio che poi si apre all’Europa, arrivando così a mettere sotto i riflettori artisti del calibro di Rembrandt, Renoir e Monet, con le loro opere più significative. Un affresco dell’arte di ogni tempo, nel quale grandi capolavori comunicano fra di loro.