Corriere della Sera (Milano)

Como, il lago ripulito dai sub

Decine di volontari si sono immersi nella zona di Villa Genno per l’iniziativa «Difendiamo il Lario»

- di Anna Campaniell­o

Decine di sub volontari ieri si sono immersi nel lago di Como per ripulire i fondali dalla spazzatura. Tra i rifiuti è spuntata anche una pistola. La polizia indaga sull’origine dell’arma.

COMO Biciclette, sedie, ombrelli, cellulari, bottiglie, rifiuti di ogni genere e persino una pistola, subito consegnata alla polizia per accertamen­ti. Cinquanta sub ieri mattina si sono immersi nel lago di Como, nella zona di Villa Geno, per ripulire i fondali e liberarli dalla spazzatura gettata in acqua. Un’iniziativa che ha coinvolto volontari di numerose associazio­ni che hanno lanciato il progetto «Difendiamo il Lario».

I sommozzato­ri hanno ripulito i fondali fino a dieci metri di profondità. «È la zona in cui si accumula il maggior numero di rifiuti perché è quella più vicina alla riva e purtroppo parliamo di oggetti caduti in acqua per sbaglio ma più spesso di spazzatura gettata volontaria­mente in acqua — spiega Massimo Pietroboni, segretario di Como Sub —. L’intervento è stato organizzat­o in modo da garantire la massima sicurezza dei partecipan­ti ma anche un buon risultato sul fronte della pulizia del nostro lago, che sta molto a cuore a tutte le nostre associazio­ni perché viviamo il territorio e vogliamo contribuir­e a proteggerl­o». I volontari si sono divisi in gruppi e hanno allestito quattro punti di raccolta. I sommozzato­ri hanno riportato in superficie due biciclette, cartelli stradali, telefoni e portafogli, oltre a ombrelli e ombrelloni da spiaggia, sedie e sdraio. «È brutto vedere che il lago viene utilizzato come una discarica — dice Pietroboni —. La zona di viale Geno in estate è molto frequentat­a e ha anche numerosi locali. Purtroppo c’è chi ha l’abitudine di gettare in acqua bottiglie, lattine e bicchieri vuoti oltre ad altri rifiuti di ogni tipo. Vero che il vetro non inquina l’acqua, ma certamente non è giusto che il fondo del lago sia un tappeto di bottiglie e pattume. Altri materiali abbandonat­i in acqua poi sono una minaccia per i pesci e per l’ambiente lacuale. Abbiamo recuperato davvero molta spazzatura».

Tra i rifiuti, un sommozzato­re ha notato anche una pistola. «Sembra un’arma antica, ma non possiamo dirlo con certezza — prosegue il segretario di Como Sub —. L’abbiamo consegnata subito alla polizia perché possa fare eventuali accertamen­ti sulla pistola. In quella zona sotto il lago erano già state trovate armi e proiettili, lasciamo la parola alle autorità competenti per questo».

L’iniziativa «Difendiamo il Lario» è stata sostenuta anche dal Comune di Como, che con Aprica, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, si è occupato dello smaltiment­o del materiale recuperato dai fondali tra Villa Geno e Largo Ramelli. «La partecipaz­ione è stata davvero sopra le attese e l’attenzione di tanti cittadini ci ha fatto molto piacere — conclude Pietroboni —. Visto il risultato del lavoro di oggi ripeteremo sicurament­e l’esperienza».

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(foto Cusa) La «pesca» Biciclette, sedie, tavoli sono alcuni dei rifiuti raccolti dai fondali del lago. Tra la spazzatura, anche una pistola

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