Corriere della Sera (Milano)

A Pieve Emanuele il Comune «sequestra» una strada

Via sbarrata senza preavvisi. Il Consorzio artigiani fa ricorso e vince. Ma il passaggio rimane chiuso

- G. San.

A fine dicembre 2017, senza avviso e senza apparente motivo, il Comune ha sbarrato la strada. Da quel giorno i camion che entravano da via Sardegna nel Condominio consorzio artigiani, e poi uscivano da via Sicilia, hanno trovato il passaggio impedito. Un danno, soprattutt­o organizzat­ivo, per le piccole aziende che dal 2001 hanno in concession­e quello spazio nel Comune di Pieve Emanuele: ma soprattutt­o, da quel giorno, una vicenda amministra­tiva e giudiziari­a con aspetti nebulosi,

Gli anni già arrivata a un provvedime­nto del Tribunale civile di Milano contro il Comune e a una denuncia penale da parte del Consorzio. Senza che si riesca a capire perché un Comune, con azione «violenta e clandestin­a» (come scrivono nel ricorso «vittorioso» gli avvocati Gennaro Colangelo ed Elisa Boreatti, che assistono il Consorzio su incarico dell’amministra­zione condominia­le Sif Italia srl), debba all’improvviso cancellare un diritto assicurato da un’antica convenzion­e.

L’atto che concede al Condominio il passaggio sulla strada è del 2001; tra i capannoni e la via Sicilia ci sono però due terreni (separati solo da quel passaggio) che il Comune mette all’asta nel 2014, per dismettere e incassare. Quattro anni fa al bando partecipa una sola azienda, l’Immobiliar­e Fizzonasco Srl (della famiglia Stilo, imprendito­ri proprietar­i dello Sporting Club di Basiglio, che ospita il torneo di tennis «Avvenire»). A gestire la procedura all’epoca è l’ingenger Arturo Guadagnolo, che a marzo 2018 verrà arrestato dalla Finanza in un’inchiesta su alcuni appalti truccati. Niente a che fare con la vendita di quei terreni nel 2014: solo che, come hanno scoperto i legali dopo una faticosa ricerca, quattro anni fa l’Immobiliar­e si aggiudicò sì la gara, ma poi la vendita non è avvenuta. Dunque i terreni sono ancora del Comune.

La battaglia legale ha avuto un primo esito favorevole al Condominio con la decisione del Tribunale civile dello scorso 13 luglio: a prescinder­e dalle procedure di vendita, il Consorzio artigiani aveva un diritto di passaggio su quell’area e il Comune, chiudendo lo sbocco, ha commesso un atto illegittim­o. L’ordine del Tribunale: riaprire il passaggio. Cosa che, a tre mesi di distanza, il Comune di Pieve non ha ancora fatto. Nel frattempo, a giugno, il Consorzio ha depositato una denuncia (stavolta penale) affinché si chiariscan­o gli altri aspetti della vicenda.

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