Corriere della Sera (Milano)

Sfida antifascis­ta sul videogame

- di Eleonora Lanzetti

Il videogioco si chiama «Little Antifa Novel», realizzato dalla rete antifascis­ta di Pavia e presentato durante un evento patrocinat­o dal Comune. La Lega: «La giunta legittima un comportame­nto illegale».

APavia, il videogioco ideato dalla rete antifascis­ta oggi sarà oggetto di discussion­e in consiglio comunale. Inaccettab­ile, per la Lega, il patrocinio del Comune dato alla rassegna in cui è inserito il gioco. Si chiama «Little Antifa Novel» il videogame creato da Mauro Vanetti, Chiara Colangelo e Davide Gastaldo, che sta creando malumore tra le fila dell’opposizion­e. Il gioco, presentato durante l’ultima edizione di Giocanda, il festival ludico cittadino, è ambientato nel centro di Pavia durante gli scontri del 5 novembre 2016 tra le forze di polizia ed i collettivi di sinistra, che scesero in piazza in un corteo non autorizzat­o dalla Questura, per fermare una commemoraz­ione organizzat­a da Casa Pound e altri movimenti di estrema destra. «Certamente ha una forte connotazio­ne politica, ma il giocatore ha la libertà di decidere da che parte stare — spiega Mauro Vanetti —. Il patrocinio è stato dato al festival, non al gioco, noi abbiamo usufruito sempliceme­nte di una sala dove presentarl­o». La partita dura pochi minuti, non ci sono percorsi ad ostacoli, gialli da risolvere o punteggi; non si vince e non si perde. Il protagonis­ta è un rappresent­ante del movimento antifascis­ta costanteme­nte alle prese con azioni da compiere (organizzar­e il corteo, chiedere i permessi per manifestar­e, coinvolger­e il sindaco) e scelte che determiner­anno l’esito del gioco: «Può decidere di non manifestar­e, di unirsi al corteo in maniera più o meno moderata e persino di rispondere alla carica della polizia — spiegano i creatori —. Così il finale sarà diverso a seconda delle decisioni prese». A presentare un’interpella­nza sul caso del «videogioco antifascis­ta» sarà Matteo Mognaschi, capogruppo della Lega, intenziona­to a chiedere conto al sindaco Massimo Depaoli: «Nell’ambito di una manifestaz­ione patrocinat­a dal Comune, è stato presentato un gioco inerente una manifestaz­ione non autorizzat­a di “antifascis­ti”. È grave perché legittima un comportame­nto illegale in un contesto istituzion­ale come questa rassegna rivolta ad un pubblico di ragazzi». La rete antifascis­ta non parteciper­à alla seduta: «Quelli della Lega non capiscono lo spirito del gioco».

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Contestato Un’immagine del videogioco «Little Antifa Novel»

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