Smog, lo stop ai diesel non basta: esaurito il bonus Ue
Trentacinque giorni fuorilegge dall’inizio dell’anno. Manovra Atm, exploit dell’abbonamento senior
Il trentacinquesimo giorno di veleni fuorilegge nell’aria sopra Milano è arrivato lo stesso, nonostante la stretta (con molte deroghe, va detto) al blocco regionale dei veicoli più inquinanti. Il divieto allargato ai diesel Euro 3, partito il primo di ottobre, non ha scongiurato il raggiungimento della quota massima di «bollini neri» concessi dall’Europa nell’arco di un anno.
L’ultima giornata di polveri sottili alle stelle s’è registrata infatti mercoledì: 52 microgrammi per metrocubo. E non è l’unica in questo inizio del mese, a dire il vero: se si stringe l’obiettivo dal livello provinciale alla sola città capoluogo, gli sforamenti durante questa prima decade del mese diventano due (l’altro martedì, con 55 mg/mc), e i sei giorni precedenti si sono tutti fermati a ridosso della soglia. Comunque, siamo ancora ampiamente lontani da eventuali filotti che possano far scattare le misure più drastiche previste dal protocollo per la qualità dell’aria. L’insistente pioggerellina di ieri, poi, fa prevedere un abbassamento del Pm10 fotografato dalle centraline in strada, che potrebbe però tornare a salire nel fine settimana. Le previsioni di Arpa indicano per il weekend condizioni meteo favorevoli all’accumulo degli inquinanti, e l’avvio della stagione termica che aggiunge il contributo delle caldaie è ormai alle porte. Negli ultimi anni Milano ha sempre ampiamente bruciato il bonus concesso dall’Ue. L’anno scorso i giorni fuorilegge sono stati 97. Il 2016 era andato meglio, con 72. Nell’anno di Expo la città aveva invece inanellato 101 date inquinate.
Intanto, sempre ieri, in commissione Mobilità del Comune s’è tornati a discutere della rivoluzione che attende il trasporto pubblico locale milanese dalla prossima primavera, insieme all’aumento del biglietto del tram. Tra i dati forniti ai consiglieri dall’assessore Marco Granelli spicca il successo tra gli anziani degli abbonamenti «off peak». La tesserina che consente di viaggiare a prezzo scontato negli orari lontani dai picchi di affluenza (valido dopo le 9.30, da lunedì a venerdì e che nella proposta dell’Agenzia di bacino potrebbe essere estesa a tutti) è stato scelto nel 2017 da due ultra 65enni (over 60 se donne) su tre: 68mila tessere «off peak» sulle 99mila totali.