Corriere della Sera (Milano)

John Surman Note per big band

- Claudio Sessa

La ricca stagione di «Area M - Città Studi Sound» si conclude domani in Conservato­rio (via Conservato­rio 12, ore 21, € 10 e 5) con un concerto spettacola­re: le musiche per big band del grande sassofonis­ta britannico John Surman, eseguite dall’autore con l’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservato­ri diretta da Alberto Mandarini. Surman, classe 1944, ha fatto e sta ancora facendo la storia del jazz europeo. Emerso giovanissi­mo come virtuoso di sassofono baritono, si è presto mostrato polistrume­ntista d’eccezione, capace di realizzare album in assoluta solitudine, sovrappone­ndo in studio d’incisione sassofoni, clarinetti, sintetizza­tori e altri strumenti in affreschi affascinan­ti. Mischiando echi di musiche celtiche, tradizione classica e riflession­i sull’intera storia del jazz, Surman ha creato una musica tutta sua che ha toccato anche maestri statuniten­si del calibro di Jack DeJohnette, Paul Bley, John Abercrombi­e. Magnifico solista, l’inglese è anche un originale autore di partiture per big band: nelle grandi orchestre è cresciuto, militando in quelle di Mike Westbrook, Chris McGregor, Mike Gibbs e collaboran­do a più riprese con John Warren. L’Orchestra Nazionale è una recente iniziativa didattica, attualment­e ospitata dal Conservato­rio di Milano, che unisce in creativi laboratori i migliori giovani diplomati dei corsi jazzistici.

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Fuoriclass­e John Surman, 64 anni

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