Corriere della Sera (Milano)

Una bolletta (senza età) per Alda Merini

Ticinese, il conto di 97 euro inviato al marito morto nel 1981. A2A: buco nei registri

- di Elisabetta Andreis

Quasi mezzo secolo dopo. Una bolletta da 97 euro per l’energia elettrica ha avuto come destinatar­io Ettore Carniti, il panettiere schivo e riservato che Alda Merini sposò nel 1953, padre delle sue quattro figlie, compagno per tantissimo tempo e morto quaranta anni fa. Il motivo della missiva? Il saldo dei consumi elettrici. La spiegazion­e del gestore A2A: si tratta di un errore nei registri.

Una bolletta da 97 euro per l’energia elettrica. Peccato sia arrivata in ritardo di quasi mezzo secolo.

Mittente A2A e destinatar­io Ettore Carniti, il panettiere schivo e riservato che Alda Merini sposò nel 1953, padre delle sue quattro figlie e compagno per tantissimo tempo, anche durante i ricoveri negli ospedali psichiatri­ci. Defunto nel 1981. La busta con la lettera che chiedeva il saldo dei consumi elettrici giaceva da tempo appoggiata sulla casella delle lettere, nel palazzo in Ripa di Porta Ticinese dove la coppia Carniti-Merini abitò. Impolverat­a e sgualcita, ha attirato l’attenzione dei condomini che iniziavano a passarsi la voce.

A raccoglier­la, ieri, proprio il vicino di casa che la poetessa citava spessissim­o come signor F., «la sua ossessione, l’uomo cui attribuiva, un po’ per scherzo, tutte le catastrofi del dopoguerra», ricorda uno degli amici storici della Merini, Arnoldo Mosca Mondadori.

Quanto al marito Ettore la donna, considerat­a una delle figure più importanti della letteratur­a italiana del Novecento, lo aveva sempre in mente, dopo la sua scomparsa: era convinta che continuass­e a frequentar­e la casa da fantasma. «Quando il vento muoveva una porta e se ne sentiva il cigolio, Alda diceva sempre con affettuoso allarme “È il Carniti” — ricorda ancora Mosca Mondadori —. Ma non pensava neanche lei che Ettore avrebbe continuato ad usare l’elettricit­à per cinquant’anni».

Lasciando da parte il gioco, capita che le bollette arrivino fuori tempo massimo, anzi estremo. Errori di registro o possibili omonimie che traggono in inganno e inducono all’errore, anche protratto per anni. Sulla storia specifica, «caso limite» che non è passato inosservat­o, A2A mette avanti le mani: «Nel weekend non riusciamo ad entrare nei server e dunque a risalire alla causa del disguido», comunicano da corso di Porta Vittoria. Ma aggiungono che in generale, quando c’è un decesso, bisogna comunicarl­o agli erogatori di tutte le forniture perché nessuno, per motivi di privacy, ha accesso al registro dell’Anagrafe.

Quanto alla poetessa, solo negli ultimi anni conobbe la popolarità e il successo. Candidata al Nobel per la Letteratur­a, diceva: «Lo rifiuterò sempre perché in Svezia fa troppo freddo». Dal primo novembre 2019, dieci anni esatti dopo la sua scomparsa, grazie ad una petizione sostenuta dal Corriere della sera che ha raccolto oltre 15 mila firme (e all’appoggio dell’assessore alla Cultura Filippo Dal Corno) il ponte sui Navigli di fronte alla sua abitazione sarà intitolato alla poesia.

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