Corriere della Sera (Milano)

Rinascita Brianteo

Il Monza ora sogna la serie A ma gioca in uno stadio datato In Comune si studiano le carte per coinvolger­e Berlusconi

- Riccardo Rosa

MONZA Per andare in serie A al Monza Calcio serve una squadra all’altezza, ma ha anche bisogno di uno stadio adeguato. L’acquisto della società biancoross­a da parte di Silvio Berlusconi ha avuto l’effetto di un vero terremoto. Ma se da una parte i successi sportivi conquistat­i da Berlusconi autorizzan­o a sognare per la prima volta l’ingresso nell’Olimpo del calcio italiano, dall’altra in Comune preferisco­no mantenere i piedi ben piantati per terra e l’attenzione puntata sul Brianteo, un impianto sportivo dalle grandi potenziali­tà, inaugurato nel 1988 e costato 18 miliardi di lire, ma che lamenta da anni gravi carenze di manutenzio­ne.

Oggi Silvio Berlusconi dovrebbe fare il suo debutto in tribuna per il match Monza Triestina e l’occasione potrebbe essere quella giusta per iniziare a capire quali sono le intenzioni del nuovo patron dei biancoross­i. «Non abbiamo ancora affrontato l’argomento — spiega l’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni —, è chiaro che, se l’obiettivo di Berlusconi è di portare in A il Monza nel giro di un paio d’anni, serviranno anche interventi di adeguament­o sull’impianto». In queste ore sono iniziati alcuni lavori di manutenzio­ne ordinaria: pulizia, riorganizz­azione dei posti in tribuna, attivazion­e degli ascensori e nuova segnaletic­a. Ma, per quanto importanti, non saranno certo sufficient­i per ospitare i big match. Attualment­e la capienza dell’impianto è bloccata a 9.999 posti, che necessaria­mente dovrà essere portata a 16 mila in caso di conquista della serie A, ma sarà necessario anche creare nuovi parcheggi, nuovi spazi per le autorità e la stampa, separare i settori e installare nuovi seggiolini fissati alle gradinate, numerati e costruiti con materiale ignifugo. Oggi lo stadio è di proprietà del Comune. Berlusconi, nel momento in cui ha rilevato il Monza dall’imprendito­re brianzolo Nicola Colombo, è subentrato anche nella concession­e rinnovata la scorsa estate a 44 anni con un canone di circa 10 mila euro l’anno. I margini di manovra per progettare una ristruttur­azione che consenta anche di commercial­izzare le aree sono più che ampi. Gli unici limiti riguardano il gioco d’azzardo e luci rosse. Un anno fa l’ex proprietà aveva presentato un piano da 15 milioni di euro rimasto però sulla carta per mancanza di partner finanziari, ma ora potrebbe essere arrivato il momento di voltare pagina. Per potare a regime l’impianto, tuttavia, potrebbe bastare anche molto meno. «Mi sono fatto preparare una relazione tecnica sul Brianteo dove viene ipotizzata una cifra fra uno e due milioni di euro — prosegue Arbizzoni —. Bisogna dare il via a una stagione nuova per lo stadio, in modo che non viva solo un giorno ogni due settimane, cioè per la partita di calcio, ma anche negli altri giorni dell’anno per altre attività. Il modello di riferiment­o è il nuovo stadio di Cagliari». L’amministra­zione non esclude nemmeno l’ipotesi di una vendita, sulla scia di Bergamo, dove il Comune ha ceduto all’Atalanta lo stadio per nove milioni di euro. Assieme alla relazione tecnica, sul suo tavolo, Arbizzoni ha anche un fascicolo con l’iter seguito dagli orobici. Il prezzo potrebbe aggirarsi sui quattro-cinque milioni di euro, ma per una stima esatta servirà una perizia che tenga anche conto dei piani futuri e della possibilit­à di sfruttare il vicino palazzetto per realizzare una cittadella sportiva.

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 ??  ?? Arena Lo stadio Brianteo è la «casa» del Monza Calcio. Nelle immagini piccole le manutenzio­ni in vista della partita di oggi (foto Radaelli) e Silvio Berlusconi, nuovo patron, con Adriano Galliani, amministra­tore delegato
Arena Lo stadio Brianteo è la «casa» del Monza Calcio. Nelle immagini piccole le manutenzio­ni in vista della partita di oggi (foto Radaelli) e Silvio Berlusconi, nuovo patron, con Adriano Galliani, amministra­tore delegato

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