Laboratorio di sfottò Il derby visto dalla curva
Milan
Subito dopo i gol di Icardi e di Higuain sono senza dubbio l’evento più atteso e fotografato del derby. «Per le coreografie si comincia a lavorare con oltre un mese di anticipo» spiega Giancarlo Capelli, esponente storico della Curva Sud, per ultras e addetti ai lavori semplicemente «il Barone». Quante persone studiano temi e disegni?
«Una decina di persone progettano l’allestimento e una cinquantina materialmente lo realizzano. Rispetto a una volta è più semplice, i disegni vengono effettuati al computer. Prima il lavoro era tutto manuale».
La coreografia più bella?
«Senza dubbio quella con cui celebrammo nel derby l’addio a Berlusconi, tanto che lo stesso presidente confessò di essersi commosso». Tornando indietro appendereste di nuovo lo striscione dedicato a Leonardo nel 2011, «Giuda interista»?
«La scritta fu esposta perché credevamo in lui, ora speriamo che faccia il bene del Milan. Dopo di allora non c’è mai più stata occasione per chiarirsi: i tifosi più giovani non danno peso al passato, ma i più vecchi non dimenticano. Anche quando ha parlato la scorsa settimana di Moratti avrebbe potuto essere più “ruffiano” verso milanisti. Comunque ora mi auguro che costruisca una squadra competitiva e
ripulisca la società dai manager nerazzurri della precedente gestione». Nonostante l’avvento di una nuova società e l’innesto di un dirigente icona come Maldini non vi siete mai esposti sul loro arrivo. «Guardi nemmeno con Paolo c’è più stato modo di parlare dopo la sua gara d’addio. E dire che io andavo a casa sua ai tempi di Cesare. Sono per la pace e il dialogo e a questo punto spero che per la festa che stiamo organizzando per il 16 dicembre sui 50 anni della curva voglia venire anche lui. Stiamo aspettando i permessi del Comune, dovrebbe celebrarsi all’Arena».
Un giocatore da derby?
«Romagnoli, è determinante».
Un successo sull’Inter può dare l’accelerata al Milan di Gattuso?
«Con tutti i grandi allenatori che son passati di qui, da Sacchi a Capello passando per Ancelotti e Allegri, mi sono reso conto che abbiamo perso finali e trofei anche quando avevamo campioni. Ora che, Higuain a parte, abbiamo giocatori che non avrebbero potuto essere le riserve delle riserve del Milan di una volta dobbiamo essere pazienti. Siamo stati anche sfortunati. Comunque per la tensione con cui vivo la settimana del derby, vorrei che fosse già tutto finito».