Corriere della Sera (Milano)

Ambrogino all’Old fashion, stop del Pd. E Ferragni divide

Chiuse le liste, rissa sulla discoteca già chiusa dal questore. Lega: un simbolo. «No, una provocazio­ne»

- Andrea Senesi

«E perché no? In fondo ha aperto uno store in città, ha studiato alla Bocconi e ha comprato casa qui». Nell’aula di Palazzo Marino il commento più gettonato sulla nomination di Chiara Ferragni all’Ambrogino d’oro suona piu o meno cosi. Candidata alla massima onorificen­za civica dal forzista Gianluca Comazzi, è suo il nome che fa discutere e che accende il dibattito tra i possibilis­ti (in maggioranz­a) e i contrari del «lei che cosa ha fatto per dare lustro a Milano?». Proposta da Forza Italia (ma Alessandro De Chirico ha preso per esempio le distanze dall’idea del collega Comazzi), difesa da una parte del Pd e del centrodest­ra, è anche possibile che il nome della fashion blogger più famosa d’Italia sopravviva al tritacarne delle trattative tra i capigruppo di Palazzo Marino e al gioco dei veti contrappos­ti. Chiara Ferragni potrebbe insomma essere insignita dell’Ambrogino d’oro 2018.

Molto piu difficile che ce la faccia l’Old fashion, la discoteca proposta dal capogruppo leghista Alessandro Morelli, assurta di recente alle cronache per la vicenda del ferimento di Bettarini junior. «Fondata negli anni 30, è un luogo storico della città» spiega Morelli. Il suo propietari­o, Roberto Cominardi, ricorda come l’Ambrogino sia già andato anche a un altro nome simbolo della notti milanesi come il Plastic. Ma sulla nomination dell’Old fashion pesa il «no» secco di tutta la maggioranz­a. Dopo il ferimento di Niccolò Bettarini, avvenuto comunque all’esterno del locale, la discoteca fu chiusa dal questore per poi essere difesa pubblicame­nte dal ministro dell’interno Matteo Salvini che con Cominardi si è fatto volutament­e fotografar­e insieme proprio in quei giorni. «Una candidatur­a chiarament­e provocator­ia», taglia corto il capogruppo del Pd, Filippo Barberis.

Le candidatur­e arrivate sono 135, 73 per persone fisiche (23 donne e 50 uomini), tre alla memoria e 62 per associazio­ni. La Commission­e comunale composta dai capigruppo che deciderà le assegnazio­ni sarà convocata a metà novembre. Confermata e destinata a successo è invece la nomination per Elio e le Storie Tese: sarà Anita Pirovano di Milano progressis­ta a chiedere il premio per la storica band milanese. Onorificen­za in vista anche per Avvenire, il giornale dei vescovi che quest’anno festeggia il mezzo secolo di vita, e per lo chef Claudio Sadler. Infine una sorpresa: i Cinque Stelle hanno sempre boicottato la giostra degli Ambrogini. Quest’anno i tre consiglier­i grillini si concederan­no uno strappo alla regola per candidare un cittadino comune: Renato Garoffolo, «esempio ammirevole di partecipaz­ione, che da circa sette anni non si è perso un solo Consiglio comunale».

Dall’anno prossimo si cambia, garantisco­no comunque più o meno tutti a Palazzo Marino. La riforma del regolament­o per mettere fine al «mercato delle vacche» delle benemerenz­e è pronta e dovrebbe essere approvata a breve.

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Il titolare del club Roberto Cominardi
 ??  ?? Il «cittadino» Renato Garoffolo
Il «cittadino» Renato Garoffolo
 ??  ?? La blogger Chiara Ferragni
La blogger Chiara Ferragni
 ??  ?? Lo chef Claudio Sadler
Lo chef Claudio Sadler

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