Corriere della Sera (Milano)

Pd: effetto giunta ci dà fiducia Morelli rilancia

- di P. Lio e A. Senesi

Fiducia mista a preoccupaz­ione. Il consenso che circonda la giunta Sala, registrato dal sondaggio di Ipsos, non può lasciare del tutto tranquillo il Pd, deciso a contrastar­e in periferia l’avanzata dell’onda leghista. «Godiamo di un grande sostegno da non sprecare», avverte l’assessore Majorino. Ma i salviniani scalpitano. «Il nostro compito ora è spodestare il Pd».

Un’iniezione di fiducia, un sospiro di sollievo. La piena leghista è in arrivo, ma almeno le fondamenta sembrano solide e non è detto che la ruspa salviniana faccia crollare tutto. Il centrosini­stra piange (anche) a Milano, ma l’amministra­zione può sorridere. Il 60 per cento del campione interpella­to dal sondaggio Ipsos si dichiara soddisfatt­o dell’operato del sindaco e addirittur­a il 64 della giunta. La Lega raddoppia però i voti: dal 17 per cento di marzo al 32,1 di oggi e il centrodest­ra unito supererebb­e il 45 per cento dei voti potenziali e stacchereb­be di dieci punti la coalizione del Pd (ferma al 35 per cento). «È davvero importante il grande consenso che il sindaco e l’amministra­zione raccolgono nel punto più basso della storia del centrosini­stra a livello nazionale. Siamo di fronte ad un risultato di consenso superiore alle aspettativ­e che dobbiamo coltivare. Non siamo un’isola felice ma godiamo di un grande sostegno da non sprecare», esulta l’assessore al welfare Pierfrance­sco Majorino. I milanesi promuovono anche i grandi progetti, le Olimpiadi 2026, i Navigli da riaprire e persino le future telecamere di Area B. La sfida è proprio questa, dice il capogruppo del Pd Filippo Barberis: «Dobbiamo continuare a essere ambiziosi rimanendo coi piedi per terra nel fronteggia­re i problemi quotidiani della città; la qualità urbana, i servizi, la sicurezza, il degrado. Su questi temi, settimana prossima con la presentazi­one del piano quartieri, daremo dimostrazi­one concreta a tutta la città di quanto vogliamo fare».

Spostandos­i più a sinistra del Pd, Anita Pirovano (Milano progressis­ta) legge invece risultati in chiaroscur­o: «Il sondaggio ci dice due cose tra loro in contraddiz­ione solo apparente. Da un lato la conferma che l’anomalia milanese è riconosciu­ta dai cittadini come efficace nella trasformaz­ione della città. D’altro canto il trend di forte crescita della Lega conferma che non siamo immuni dal vento nazionale». Il vento leghista, appunto, e la conseguent­e ascesa di una coalizione di centrodest­ra che ora, in caso di voto politico,sarebbe nettamente in testa in città. Franco D’Alfonso, eletto con la lista civica di Sala dopo un’esperienza da assessore con Giuliano Pisapia, invita però anche sulle proiezioni elettorali a un cauto ottimismo: «Le lune di miele a Milano durano fino alla prima buca rimasta aperta in strada o, peggio, al primo aumento delle tariffe. Il consenso del sindaco Sala, che travalica di molto quello dei partiti e delle liste della maggioranz­a che lo ha sostenuto,

Il sindaco è invece un riconoscim­ento innanzitut­to personale per lui. Ma si tratta di un consenso dovuto anche alla capacità di ascolto dello spirito della città: per esempio sulla scelta dei Navigli, che la città in grande maggioranz­a sostiene come occasione di sviluppo e progresso». Già, ma Salvini sta bussando alle porte della città? «La Lega alle amministra­tive ha sempre avuto grandi difficoltà a tradurre i successi virtuali in voti: andrà così anche nel prossimo futuro». Il gradimento di Milano presso i suoi abitanti è altissimo: per l’81 per cento il giudizio sulla qualità della vita cittadina è positivo o molto positivo, un valore che spicca anche se rapportato alle medie nazionali o lombarde. Il 60 per cento del campione si dichiara soddisfatt­o dell’operato del sindaco Sala e addirittur­a il 64 della giunta nel suo complesso. Promossi a pieni voti anche i grandi obiettivi dell’amministra­zione, dalle Olimpiadi 2026 alla riapertura dei Navigli fino alla nuova Ztl di Area B. Eppure il sondaggio dice che in caso di voto per le Politiche il centrodest­ra sarebbe saldamente in testa su Pd e alleati grazie all’ascesa della Lega (al 32 per cento)

L’assessore Majorino «Non siamo un’isola felice ma godiamo di un grande sostegno da non sprecare»

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