Corriere della Sera (Milano)

«Liberiamo la città È in grado di volare senza i freni dei dem»

- Pierpaolo Lio

La Lega gongola, Forza Italia attende momenti migliori, il M5s si prepara a sfruttare futuri margini di manovra: le prossime Comunali sono ancora lontane (si voterà fra quasi tre anni) eppure le forze oggi all’opposizion­e studiano le tappe d’avviciname­nto alla possibile rivincita. E i risultati del sondaggio di Ipsos sulla percezione dei milanesi della città che cambia, pubblicati dal Corriere, nonostante la fotografia di una Milano soddisfatt­a dal lavoro del sindaco, offrono alle forze anti-Sala motivi d’ottimismo, soprattutt­o ai salviniani.

Se il centrodest­ra unito supera abbondante­mente le forze di maggioranz­a lo deve infatti a una Lega che continua nel suo stato di grazia. Raddoppia i consensi nelle intenzioni di voto (passa dal 17 al 32,1 per cento, anche se in realtà riferite a ipotetiche elezioni politiche) e getta le fondamenta del piano mai nascosto da Salvini, che nel pieno dell’euforia post filotto vincente alle ultime tornate elettorali decretò: «E poi toccherà a Milano». Come conferma Alessandro Morelli, deputato e consiglier­e comunale: «I milanesi dimostrano di apprezzare le nostre capacità di governo. Il nostro compito ora è spodestare il Pd, liberando una città che senza i freni del centrosini­stra è in grado di volare». Ed è in questa chiave, prosegue, che va letto il gradimento dell’amministra­zione: «A essere premiata è la città, non la giunta che deve dare meno fastidio possibile allo slancio naturale di questo territorio».

Una visione comune a tutta la coalizione. Marco Osnato (FdI) avverte il sindaco: «I dati confermano solo che la città è viva e ben organizzat­a grazie a un tessuto socioecono­mico

I dubbi Cinque Stelle «Alcuni provvedime­nti del governo a Milano non sono percepiti come fondamenta­li»

strutturat­o anche grazie al nostro buongovern­o del passato». Mentre Mariastell­a Gelmini ammette: «Sala, come persona, riscuote fiducia». Ma il consenso registrato in periferia non la convince: «Non è quello che riscontria­mo nei quartieri», dice la coordinatr­ice lombarda azzurra che non sembra preoccupat­a dal calo di FI. «La partita è lunga e apertissim­a», commenta, e sull’avanzata leghista potrebbe pesare l’azione di governo: «Vedremo come sarà accolto il reddito di cittadinan­za». «Il divario con la Lega è destinato a scendere — concorda il capogruppo Fabrizio De Pasquale — per le contraddiz­ioni dell’esecutivo gialloverd­e e perché siamo più radicati sul territorio».

A stupire Gianluca Corrado del M5s sono i voti assegnati dal popolo grillino ai progetti del Comune. «Va bene Area B, che abbiamo sempre sostenuto, ma sui Navigli sono convinto che il giudizio sia dettato da problemi d’informazio­ne: i cittadini pensano che il progetto sia ancora quello di riapertura integrale dei referendum del 2011». In ottica elezioni scommette poi che «la Lega si fagociterà i suoi alleati ma anche noi possiamo crescere a discapito di un centrosini­stra che non esiste più». Anche se sui dati del M5s, confessa, potrebbero pesare «alcuni provvedime­nti del governo che per il Paese sono fondamenta­li, ma non sono percepiti tali a Milano».

 ??  ?? Al Viminale Matteo Salvini, 45 anni, è il leader della Lega. Dal primo giugno scorso è stato nominato vicepresid­ente del Consiglio e ministro dell’Interno
Al Viminale Matteo Salvini, 45 anni, è il leader della Lega. Dal primo giugno scorso è stato nominato vicepresid­ente del Consiglio e ministro dell’Interno

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