«Il partito si apra all’esterno Voce al popolo di Lodi e di piazza San Babila»
Vinicio Peluffo, per due volte deputato, è tra i fondatori del Pd.
Perché si candida alla segreteria regionale dei democratici?
«Perché in queste ultime settimane ho avuto occasione di confrontarmi con tanti amministratori, iscritti e militanti. In particolare mi ha fatto molto piacere che abbiamo sottoscritto la mia candidatura la maggioranza del sindaci Pd della provincia di Milano. Ho trovato una voglia diffusa di ripartire dal Pd».
Dai sondaggi che circolano negli ultimi mesi non si direbbe.
«Sono convinto che l’idea di fondo del Pd sia ancora valida. In questi anni tante cose sono cambiate e dobbiamo rispondere con scelte innovative e coraggiose. Dobbiamo ricostruire il campo del centrosinistra partendo da un Pd che si apre alla società». Come?
«Sono convinto che dobbiamo costruire un’opposizione fermissima al governo del centrodestra in Lombardia incrociando le mobilitazioni e le reazioni dei cittadini. Penso alle manifestazioni in piazza San Babila e in piazza Duomo. A quella di Lodi. Dobbiamo costruire una proposta radicalmente alternativa all’agende del centrodestra».
Un Pd aperto. A chi?
«Il percorso congressuale deve essere aperto a chi si è impegnato nel terzo settore, nel volontariato, ai sindacati, al mondo della cooperazione».
Intanto nel partito continua la battaglia di tutti contro tutti. e all’orizzonte non si vedono schiarite.
«È la parte che mi interessa meno. Mi interessa molto di più che il Pd si apra e parli con tutti i mondi attorno a sé che si stanno già mobilitando».
Quali sono le priorità del suo programma?
«L’ambiente, perché con l’ambiente crei lavoro. Puntando sulle energie rinnovabili, sull’efficienza energetica, cambiando completamente la mobilità. Tutte scelte di fondo che la Regione non ha voluto fare. Puntare sulla sostenibilità ambientale è la strada più sicura per garantire la crescita economica».
Uno dei temi su cui il Pd sembra aver perso più il contatto con la realtà è quello del lavoro. Visto dal la prospettiva della Lombardia cosa propone?
«A fronte del mutamento profondo dell’economia bisogna tenere insieme innovazione tecnologica e competenze. L’innovazione è fondamentale perché ci deve tenere al passo con i cambiamenti. Ma l’innovazione deve essere un occasione per i lavoratori e non il contrario. Per questo ritengo che sia fondamentale puntare sulle competenze. Lo abbiamo fatto con la precedente legge di bilancio ma dobbiamo insistere ancora di più e ridisegnare un modello di welfare che metta sì al centro il sostegno al reddito ma soprattutto la formazione e il reinserimento nel mercato del lavoro».
Vinicio Peluffo No al tutti contro tutti, si punti a dialogare con i mondi che si stanno mobilitando Tecnologia, lavoro e ambiente: c’è voglia di ripartire