Migranti, Sala riapre il dibattito sui flussi
Maroni: bagno di realismo per la sinistra
Sì ai rifugiati politici, sì anche ai migranti economici purché ci sia una regolazione dei flussi. «Ci vuole un piano nazionale che in questi anni è mancato». Il sindaco Sala torna sulla questione immigrazione e lo fa con un lungo post affidato a Facebook dopo che al mattino era uscita la sua intervista a LaVerità dal titolo molto forte («Immigrati? Gli africani sono diversi») che ha provocato reazioni. Roberto Maroni commenta che Sala ha ragione per quanto riguarda i flussi e le quote ma che la militanza a sinistra gli impedisce «di andare fino in fondo» nel suo j’accuse.
Sì ai rifugiati politici, sì anche ai migranti economici purché ci sia una regolazione dei flussi. «Ci vuole un piano nazionale che in questi anni è mancato». Il sindaco Beppe Sala torna sulla questione immigrazione e lo fa con un lungo post affidato a Facebook dopo che in mattinata era uscita una sua intervista a LaVerità dal titolo molto forte («Immigrati? Gli africani sono diversi») che ha provocato diverse reazioni tra cui quella dell’ala sinistra della maggioranza con Anita Pirovano che cita ironicamente i versi dell’Uomo nero, una canzone antirazzista di Brunori Sas «perché suona molto meglio delle interviste a LaVerità».
Sala ha voluto mettere i puntini sulle i spiegando quale è la sua posizione e chiarire così le sue dichiarazioni a partire dall’immigrazione che arriva dal continente africano «L’Italia ha circa il 9% di immigrati e Milano il 19%, eppure qui le cose non vanno così male. Però ora dobbiamo fronteggiare un’immigrazione nuova e cioè quella africana. Se chiedessi ai milanesi: “Ma vi siete lamentati quando sono arrivati i filippini o i singalesi?” la risposta sarebbe “No”. Ma è innegabile che oggi la tensione stia salendo». Segue una descrizione dei flussi migratori attuali: «Chi sta arrivando negli ultimi anni (e probabilmente sarà così anche in futuro — continua Sala — ha spesso un livello di istruzione bassissimo e tanti non hanno alcuna professionalità lavorativa. Il mio amico Majorino mi dice: “Occhio, io lo so come la pensi, ma così rischi di gerarchizzare il tema dell’immigrazione per provenienza”. Capisco, ma in realtà io sto solo cercando di gerarchizzare per livelli di complessità». Livelli di complessità che richiedono una risposta specifica. «Una persona che stimo e con cui discuto come Roberto Saviano — continua Sala — sostiene che si debba accogliere tutti i rifugiati politici e che su quelli “economici” bisogna avviare un’azione politica con i Paesi di provenienza e cercare di governare i flussi, per andare incontro alla domanda di lavoro che, oggettivamente, c’è in Italia. Si tratta di una posizione teorica? Forse un po’, ma ci leggo anche tanto buon senso e tanta voglia di trovare una via». Lavoro significa formazione, e formazione significa un percorso di integrazione: «Ci sarà bisogno di percorsi di integrazione molto più strutturati e solidi rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Per questo, come ripeto da tanto tempo, è necessario un piano nazionale. Che, diciamocelo, in questi anni è mancato». Un percorso difficile e soprattutto
L’analisi Chi arriva negli ultimi anni ha una istruzione bassissima Tanti non hanno esperienze lavorative
Interventi Intanto non cambierò di un millimetro le mie scelte e accoglierò chi busserà alle porte di Milano
controcorrente sia rispetto alle iniziative del governo gialloverde sia rispetto alla sinistra più radicale. «Perché la morale è questa. Sembra che tanti italiani si accontentino di slogan. Ma tanti altri no. Rimane il fatto che il fenomeno va governato e subito. Senza generalizzazioni, ma senza nemmeno farla facile. Io ci voglio lavorare. Per mia natura alle parole preferisco i fatti. Nel frattempo non cambierò di un millimetro la mia linea politica e accoglierò chi busserà alle porte di Milano. Ma Milano è a valle e il problema
La polemica
L’ex dem Maryan Ismail sfida il sindaco: «Questo è razzismo istituzionale»
nasce più a monte».
Non sono mancate le reazioni alle parole di Sala. L’assessore Majorino tirato in ballo dallo stesso sindaco replica: «È evidente che sul tema dell’immigrazione io e Beppe siamo condizionati da storie e ruoli diversi ma sulla sostanza siamo pienamente d’accordo: bisogna gestire il fenomeno e integrare». Chi attacca Sala è invece Maryan Ismail, fuoriuscita dal Pd: «È razzismo istituzionale».