L’aria pulita al Cenacolo che moltiplica i visitatori
Con l’impianto di filtraggio ultrasensibile polveri azzerate e 33% di visitatori in più
Mancano ancora sei mesi all’apertura ufficiale delle celebrazioni dedicate al cinquecentenario della morte di Leonardo, fissata per il prossimo 2 maggio, ma il museo del Cenacolo è già pronto. Un importante intervento appena concluso sugli impianti di filtraggio dell’aria all’interno del refettorio di Santa Maria delle Grazie permetterà da subito di passare dagli attuali 1.300 visitatori al giorno a un incremento totale del 33 per cento, progressivo nell’arco di un quadriennio, arrivando alla fine a una crescita di 126mila visitatori l’anno. Code e lunghe attese accorciate grazie al raddoppio delle Uta, le Unità di trattamento di aria, che ora lavorano sincronizzate in coppia (ma che in caso di guasto possono continuare singolarmente in autonomia); all’efficientamento del sistema di filtraggio delle polveri con l’inserimento di una nuova unità di aspirazione e a una serie di altre migliorie messe a punto con esperti ingegneri di diverse università.
Ora l’aria dentro il Cenacolo è totalmente priva di particolati con una diminuzione del numero di nanoparticelle fino a valori inferiori al 90 per cento rispetto all’esterno già nella seconda zona filtro. Vale a dire che dentro l’antico refettorio non ristagna alcun tipo di inquinamento atmosferico anche perché ogni giorno vengono immessi circa 10 mila metri cubi di nuova aria pulita (contro i 3.500 metri cubi filtrati fino ad oggi) controllati da 30 sensori.
Costo totale dei lavori, comprensivi anche di una nuova area servizi, bookshop e il posizionamento di sofisticati sensori sismici, oltre un milione di euro, il 65% dei quali, pari a 700mila euro, pagati da Eataly. Il resto dallo Stato.
«Abbiamo garantito all’Ultima Cena altri cinquecento anni di vita», afferma Stefano L’Occaso, direttore del Polo museale lombardo che in due anni, in tutti i siti compresa la Rocca Scaligera di Sirmione, ha già visto raddoppiare gli incassi saliti a 7 milioni di euro. Per il 2019 le proiezioni prevedono di superare gli 8 milioni, il 66,5% dei quali provengono proprio dalla biglietteria del Cenacolo.
Le operazioni di potenziamento degli impianti si sono svolte senza mai interrompere le visite. «Abbiamo lavorato anche di notte, con lentezza per ridurre le vibrazioni durante l’esecuzione delle opere, rispettando il cronoprogramma grazie alla fondamentale collaborazione di tutti, compresa quella dei padri domenicani», ha dichiarato Chiara Rostagno, direttrice del museo, cui ha fatto eco l’entusiasmo di Oscar Farinetti, ieri presente all’inaugurazione.
«L’Italia è molto meno burocratica di quello che pensiamo e grazie all’Art bonus introdotto dall’ex ministro dei Beni culturali Franceschini l’impresa privata può fare moltissimo impegnandosi assieme al pubblico», ha spiegato il fondatore di Eataly. «Partecipando a questo impegno ho avuto la certezza che l’amministrazione pubblica italiana è anche veloce, onesta, sana e furba».
Eataly continuerà ad affiancare il capolavoro vinciano per tutto il 2019 con una serie di iniziative che approfondiranno gli studi di Leonardo sulla cucina e i suoi utensili. È cominciata la gara a partecipare alle celebrazioni