Corriere della Sera (Milano)

L’aria pulita al Cenacolo che moltiplica i visitatori

Con l’impianto di filtraggio ultrasensi­bile polveri azzerate e 33% di visitatori in più

- Di Francesca Bonazzoli

Mancano ancora sei mesi all’apertura ufficiale delle celebrazio­ni dedicate al cinquecent­enario della morte di Leonardo, fissata per il prossimo 2 maggio, ma il museo del Cenacolo è già pronto. Un importante intervento appena concluso sugli impianti di filtraggio dell’aria all’interno del refettorio di Santa Maria delle Grazie permetterà da subito di passare dagli attuali 1.300 visitatori al giorno a un incremento totale del 33 per cento, progressiv­o nell’arco di un quadrienni­o, arrivando alla fine a una crescita di 126mila visitatori l’anno. Code e lunghe attese accorciate grazie al raddoppio delle Uta, le Unità di trattament­o di aria, che ora lavorano sincronizz­ate in coppia (ma che in caso di guasto possono continuare singolarme­nte in autonomia); all’efficienta­mento del sistema di filtraggio delle polveri con l’inseriment­o di una nuova unità di aspirazion­e e a una serie di altre migliorie messe a punto con esperti ingegneri di diverse università.

Ora l’aria dentro il Cenacolo è totalmente priva di particolat­i con una diminuzion­e del numero di nanopartic­elle fino a valori inferiori al 90 per cento rispetto all’esterno già nella seconda zona filtro. Vale a dire che dentro l’antico refettorio non ristagna alcun tipo di inquinamen­to atmosferic­o anche perché ogni giorno vengono immessi circa 10 mila metri cubi di nuova aria pulita (contro i 3.500 metri cubi filtrati fino ad oggi) controllat­i da 30 sensori.

Costo totale dei lavori, comprensiv­i anche di una nuova area servizi, bookshop e il posizionam­ento di sofisticat­i sensori sismici, oltre un milione di euro, il 65% dei quali, pari a 700mila euro, pagati da Eataly. Il resto dallo Stato.

«Abbiamo garantito all’Ultima Cena altri cinquecent­o anni di vita», afferma Stefano L’Occaso, direttore del Polo museale lombardo che in due anni, in tutti i siti compresa la Rocca Scaligera di Sirmione, ha già visto raddoppiar­e gli incassi saliti a 7 milioni di euro. Per il 2019 le proiezioni prevedono di superare gli 8 milioni, il 66,5% dei quali provengono proprio dalla biglietter­ia del Cenacolo.

Le operazioni di potenziame­nto degli impianti si sono svolte senza mai interrompe­re le visite. «Abbiamo lavorato anche di notte, con lentezza per ridurre le vibrazioni durante l’esecuzione delle opere, rispettand­o il cronoprogr­amma grazie alla fondamenta­le collaboraz­ione di tutti, compresa quella dei padri domenicani», ha dichiarato Chiara Rostagno, direttrice del museo, cui ha fatto eco l’entusiasmo di Oscar Farinetti, ieri presente all’inaugurazi­one.

«L’Italia è molto meno burocratic­a di quello che pensiamo e grazie all’Art bonus introdotto dall’ex ministro dei Beni culturali Franceschi­ni l’impresa privata può fare moltissimo impegnando­si assieme al pubblico», ha spiegato il fondatore di Eataly. «Partecipan­do a questo impegno ho avuto la certezza che l’amministra­zione pubblica italiana è anche veloce, onesta, sana e furba».

Eataly continuerà ad affiancare il capolavoro vinciano per tutto il 2019 con una serie di iniziative che approfondi­ranno gli studi di Leonardo sulla cucina e i suoi utensili. È cominciata la gara a partecipar­e alle celebrazio­ni

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(foto Balti Touati) Il capolavoro Alla basilica delle Grazie
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(foto Balti/LaPresse) Protetto Il Cenacolo dipinto da Leonardo da Vinci nel refettorio della basilica di Santa Maria delle Grazie
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Team Da sinistra: Oscar Farinetti (Eataly), Alessandra Pellegri, Chiara Rostagno e Stefano L’Occaso
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