Corriere della Sera (Milano)

Fontainebl­eau e Costanza: «Rompiamo il gemellaggi­o»

Lodi, caso mense

- Francesco Gastaldi

È stata costruita una corsia di accelerazi­one che permette a chi arriva da Sondrio e dalle località turistiche come Bormio e Livigno, di entrare direttamen­te in galleria. L’opera completa l’intera variante: il primo tratto dal Trivio di Fuentes a Cosio, in questo caso due corsie per ogni senso di marcia, era stato inaugurato nel 2013. Tutta la tangenzial­e, realizzata da Anas, sfiora i venti chilometri e permetterà di risparmiar­e almeno venti minuti di auto in condizioni di traffico regolare, destinati ad aumentare nel fine settimana quando la statale 38 viene presa d’assalto dai turisti.

«Un intervento complesso, con ritardi tutto sommato contenuti, parliamo di dieci mesi in più rispetto ai tempi previsti, in parte dovuti alla presenza di acqua nei cunicoli di emergenza della galleria Selva Piana», spiega Francesco Europa non classifica i bambini in base alla loro origine». L’eco del «caso Lodi» è arrivato anche a Costanza, in Germania, e Fontainebl­eau, in Francia, i cui sindaci hanno scritto alla collega Casanova per chiederle di ritirare il regolament­o che disciplina l’accesso ai servizi scolastici agevolati. Frédéric Valletoux e Uli Burchardt hanno parlato di «situazione indegna» e di «applicazio­ne a livello locale di una politica xenofoba». Una posizione non di poco conto quella dei due amministra­tori di città gemellate con Lodi: Costanza dal 1986 e Fontainebl­eau da sette anni. Ma il «caso mense» mette in pericolo anni di relazioni «internazio­nali», perché Burchardt e Valletoux hanno fatto intendere che se non vi saranno passi indietro da Lodi potrebbero anche arrivare a rompere il patto di amicizia.

«Il gemellaggi­o fra città non è solo un atto simbolico o una testimonia­nza di pace e fratellanz­a — affermano i due sindaci —, è un atto concreto che favorisce i rapporti fra istituzion­i, associazio­ni e cittadini europei. I gemellaggi tra città si basano sui valori dell’Europa, dove il rispetto per la persona, la fraternità e l’umanesimo sono particolar­mente importanti». La posizione del maire francese e del bürgermeis­ter tedesco è già stata ripresa dal quotidiano e da altri media in entrambi Paesi ed è arrivata subito dopo la dichiarazi­one dell’Eurocommis­sario Moscovici che si era detto «scioccato» dall’esclusione degli oltre 200 bambini stranieri dalle mense scolastich­e. La notizia ha fatto sensazione anche in Francia e Germania, tanto che Valletoux e Burchardt hanno invitato la Casanova «a fare il possibile per porre fine a questa situazione indegna» in cui «alcuni bambini usufruisco­no del cibo della mensa mentre altri sono trattati a livello inferiore a causa della loro origine». La posizione dei due sindaci è stata registrata anche a Lodi dall’ex assessore ai gemellaggi Andrea Ferrari: «È triste che gli amministra­tori di due città amiche si siano sentiti tanto a disagio per i comportame­nti discrimina­tori del Comune».

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Sindaco Sara Casanova

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