Classica
In scena all’Auditorium Gaber il recital di Sofia Manvati giovane talento del violino
È diventata maggiorenne da nemmeno un mese, ma ha già un curriculum con vittorie in concorsi internazionali come il «Grand Prize Virtuoso» a Vienna, che le ha permesso di esibirsi al Musikverein, e al Tibor Varga di Sion per l’interpretazione delle «Quattro stagioni». Sofia Manvati, violinista millennial, classe 2000, è il talento che gli «Incontri Musicali» della Società dei Concerti portano stasera all’Auditorium Gaber (ore 21, p.zza Duca d’Aosta 3, ingresso libero, tel. 02.66.98.69.56). La giovane e talentuosa violinista comasca, allieva di un mito mondiale della didattica come Zakhar Bron a Berlino e poi di Salvatore Accardo, è accompagnata dalla ventisettenne pianista siberiana Margarita Bakurina nelle Sonate in sol minore di Debussy e in re maggiore di Prokof’ev, anticipate dal «Preludio, Aria e Tarantella» di Mario Pilati. Una perla rara, quest’ultimo brano, che vuole essere un omaggio al compositore partenopeo a ottant’anni dalla scomparsa, avvenuta quando Pilati era appena 35enne. Già notato da Cilea quando frequentava il conservatorio cittadino, vinse tutti i concorsi di composizione cui partecipò; a 23 anni si trasferì a Milano divenendo un protagonista della scena musicale. Al concerto sarà presenta la figlia, Laura Esposito Pilati.